Mondiali indoor, Fabbri è di bronzo

Atletica azzurra subito sul podio col pesista. E oggi nel lungo speranza Furlani

Mondiali indoor, Fabbri è di bronzo
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Arriva la prima medaglia dai Mondiali indoor di Glasgow. Quella di Leonardo Fabbri, che si prende una bellissima medaglia di bronzo, dopo lo splendido argento all'aperto nella rassegna estiva di Budapest 2023. Continua il momento fantastico del 28enne fiorentino, grande tifoso viola, che nel getto del peso dimostra di essere uno dei big della specialità. L'oro è andato allo statunitense Ryan Crouser, che ha piazzato una spallata da 22,77 metri. Il primatista mondiale e bicampione olimpico ha preceduto il neozelandese Tom Walsh (22,07) e Fabbri, appena sotto i 22 metri (21,96). Ma è stato sufficiente per finire davanti all'altro azzurro, l'italo-sudafricano Zane Weir, campione europeo indoor, a cui non è bastato lo stagionale di 21,85. È una coppia che ci farà divertire ai prossimi Europei di Roma (7-12 giugno).

Nei 60 metri vinti dall'americano Coleman (6.41) sul connazionale Noah Lyles (6.44), finale maledetta per Chituru Ali, che si è infortunato nell'ultimo atto dopo il 6.53 (primato personale) della semifinale in cui ha chiuso a un decimo dallo stesso Coleman. Un risultato che ha confermato l'Italia nella finale iridata indoor a due anni dal trionfo di Marcell Jacobs. Il colosso comasco ora può sognare in vista della stagione all'aperto, dai 100 metri alla staffetta. Quarto posto per una stoica Sveva Gerevini nel pentathlon. Alla 27enne di Casalbuttano, Cremona, non basta il record italiano. L'azzurra è crollata nell'ultimo giro degli 800 metri, l'ultima fatica di giornata, perdendo il bronzo dall'olandese Dokter per pochi punti.

Oggi a Glasgow è il giorno di Mattia Furlani, in gara nella finale iridata indoor del lungo (ore 11, dirette Rai2 e RaiSport) con possibilità di medaglia grazie al miglior accredito al mondo del 2024: quell'8,34 con cui il 19enne reatino ha migliorato dopo 17 anni il record italiano di Andrew Howe.

Mentre tiene banco la questione del ritiro della candidatura di Roma 2027 per i Mondiali. «Sono amareggiato, ci credevo. Il dossier era qualificato», così il presidente del Coni Giovanni Malagò. «Guardiamo avanti, tra pochi mesi ci saranno Europei», dice il ministro per lo Sport Andrea Abodi.

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