Mou sa come si rompe il giocattolo Napoli

L'anno scorso proprio la Roma frenò dopo 8 gare la squadra di Spalletti

Mou sa come si rompe il giocattolo Napoli

Roma o Napoli. Per una delle due, al termine della partita che si giocherà stasera all'Olimpico, può suonare la campana. Alle 20.45 si decide chi sarà il ministro del centro-sud. La più seria candidata al titolo da Roma in giù. Perché la gara dell'Olimpico non è solo la sfida fra Spalletti e i giallorossi (non proprio amatissimo dalla piazza a causa dei suoi rapporti con Totti), ma è un vero e proprio scontro diretto.

L'anno scorso il Napoli arrivò alla sfida in casa della Roma avendo vinto tutte le prime otto partite di campionato. Pareggiò 0-0 e cominciò il declino (appena quattro successi nelle successive 11 di campionato).

Anche quest'anno Spalletti torna da capolista, ma avendo già pareggiato due partite.

«Il Napoli è primo in classifica, dopo 10 gare ha già un significato, ma abbiamo il diritto di giocare, di pensare che vogliamo tanto giocare - ha detto Mourinho in conferenza -. Penso sia un'opinione generale che il Napoli sia favorito, ma qualche volta il favorito perde».

Poi un pensiero su Zaniolo e Kvaratskhelia: «Credo che Nicolò possa ancora migliorare, capire il gioco, perché i calciatori offensivi spesso sono anche più istintivi, ma vedo in lui un nuovo spirito. Con la Sampdoria ha dimostrato una crescita emotiva, nonostante la panchina iniziale. Kvaratskhelia? Io posso fare poco, al massimo scalciarlo quando lo vedo». Spalletti si è invece lasciato scappare qualche indicazione di formazione. «Anguissa non è giusto rischiarlo anche per rispetto verso gli altri che stanno lavorando bene - ha spiegato -. Osimhen invece è nelle condizioni di essere scelto. Ha fatto tutto il percorso adeguato e progressivo. La Roma ha una classifica importantissima e ha giocato ottime partite. Sanno interpretare i momenti della gara. Ti concedono campo ma hanno attaccanti fisici con cui sanno ripartire velocemente. Loro creeranno un po' di densità. Gli spazi diventeranno più angusti e noi dovremo essere più bravi. Questa è una partita fra le più belle del calcio europeo non solo italiano, la guardano tutti. Sarà importante perché farà capire a entrambe le squadre come proseguire nel percorso».

Quasi a confermare che domani si affronteranno due squadre che hanno l'obiettivo di rappresentare il centro-sud.

La Roma, che pur senza un gioco spumeggiante è quarta a -4 dal Napoli, e i partenopei, che invece vogliono evitare cali improvvisi come successo l'anno scorso. La campanella sta per suonare, chi è il più serio candidato al titolo da Roma giù?

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