Se la tira che è un piacere Michel Platini. Dal campo all'Uefa poco è cambiato: mai banale, sbuffa, gioca per lo spettacolo e agita la bacchetta. Non ti va bene? Affari tuoi. In libreria arriva Parliamo di Calcio per Bompiani con presentazione del curatore italiano e grande amico Tony Damascelli. Inutile aspettarsi da lui l'arrendevolezza del gradito ospite, figuriamoci. Dopo essersi beccato i complimenti per aver scelto il giorno giusto nella partita giusta (Roma-Bayern Monaco) lui ti smonta facendoti sentire molto, troppo italiano. «Ma domani (oggi, ndr) c'è uno strepitoso Liverpool-Real Madrid, la partita perfetta». Sì, magari con Balotelli in panca. Recentemente un ex giocatore della Lazio (e ora opinionista Rai) ha addebitato a Mario più di una lacuna tecnica, altro che problemi di testa. «Dico solo che se uno non stoppa bene la palla poi diventa tutto più complicato». Capito al volo, l'osso duro è tra noi.
Partiamo dall'attualità: i droni in campo. «Pericolosi, tremendamente pericolosi. Noi dell'Uefa c'entriamo nulla e possiamo farci poco. Penso che potrebbero fare molto male ai giocatori, speriamo non diventi una moda».
Moviola in campo. «Ve l'ho già detto, io non la voglio, uccide il calcio, spezza il ritmo. Quante volte certi vostri moviolisti mi appiopparono rigori e io me la ridevo come un pazzo, spesse volte il difensore neanche mi aveva sfiorato». E poi... e poi lo sapete già perchè, riempite i vostri giornali degli errori arbitrali, l'errore fa parte della mitologia, della letteratura calcistica, dell'umanità di questo sport stupendo. Ho perso una semifinale mondiale per colpa di un arbitro, ma sono ancora qui per raccontarvelo, non è morto nessuno. Senza errore non c'è pepe». Ci sarà peperoncino, le roi si fa scuro. «Lo so, mi sto rassegnando all'ingresso della moviola in campo, voi italiani, poi state facendo molta pressione. Siamo in minoranza, la moviola passerà e sarà la morte del calcio». Altro spauracchio la Superlega. «Pure quella? No. Ma anche qui la vedo male, i tempi sono maturi. Ma non vi bastava la Champions?». Capitolo Tavecchio. «Carlo? L'avete scelto voi. Mi sembra una persona semplice, perbene. Ci ho parlato ultimamente, quasi piangeva per la gaffe. Certo però che Albertini...». Albertini cosa? «Sarebbe stato meglio, ma avete deciso per Carlo, lasciamo perdere, va...». E in tv intervistato da Sky ammette: «Ha detto una cagata».
Presunta morte del tiki-taka, presunta morte del modello spagnolo e ritorno al sano e disimpegnato lancio lungo?. Ipotesi italiana, naturalmente. «Il Bayern di Guardiola fa più possesso del Barcellona e tutte le vostre grandi, Juve, Roma e Milan, tengono palla. E non è tiki-taka questo?». E arriviamo alla Juventus, incapace di vincere in Europa. «La Juve sarà sempre nel mio cuore, ma ultimamente questa nuova presidenza, questa linea giovane è diventata troppo italiana e poco europea». Capitolo scommesse. «Trovo molto più grave una partita truccata che il doping». Calcio italiano. «Vi ricordo che siete vicecampioni d'Europa e ultimamente vedo delle belle partite. La Fiorentina, ad esempio, è una di quelle che mi diverte. Non state messi male».
Domanda finale su Totti.
Pupone da monumento o solita esagerazione romanesca? «Totti non lo conosco ma lo ammiro per come intende il calcio. Però, confermo quello che dissi a suo tempo al Trap. Quando mi accostò a Francesco gli diedi dell'ubriacone». Per carità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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