![L'Inter stavolta non spreca](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/11/1739255826-aztxr-pp0mzhzbpw11ff-lapresse.jpeg?_=1739255826)
L'Inter rende la lezione alla Fiorentina, vince dominando molto più di quanto dica il punteggio finale e si rimette nella scia del Napoli: 1 punto di distanza e 14 partite da giocare (sufficienti per considerare ancora in gioco anche l'Atalanta). Qui si dovrebbe forse scendere nel dettaglio di una serata in cui Inzaghi ritrova l'Inter, quando in molti (non lui) pensavano che l'avesse persa. E si potrebbe ragionare sul perché Palladino non sia riuscito a ripetere la partita di Firenze (ma l'impressione è che il suo sia stato un obbligo e non una scelta).
Invece di questa partita che dà all'Inter ciò che le serviva e fa rimbalzare la Viola giù dalla zona Champions resta l'ennesima pagina nera del nostro sistema arbitrale. Non c'è l'angolo da cui nasce il primo gol dell'Inter, è chiaro a tutti, meno che a La Penna e a chi lo assiste in campo e nello studio di Lissone. Bastoni rimette il pallone in area quando è già uscito da un bel po'. Angolo e deviazione involontaria di Pongracic: un gol che sarà pietra di paragone a lungo e che forse servirà a cambiare prima o poi il regolamento, visto che la tecnologia lo consentirebbe. Resta che per vedere quel pallone fuori di quasi mezzo metro non servirebbe il Var, ma basterebbero migliori arbitri e assistenti vedenti (una volta li chiamavamo guardalinee: vorrà pur dire qualcosa?).
Dal primo gol in poi la partita si avvelena: Palladino e Inzaghi si prendono a male parole a bordo campo, il pubblico interista gronda insulti sul tecnico della Fiorentina, i giocatori in campo cominciano a picchiarsi e dopo una manciata di minuti arriva il pareggio viola. Tocco col braccio di Darmian, dopo colpo di testa di Gosens: l'arbitro La Penna non se ne accorge, il Var sì. Rigore che Mandragora trasforma. Ora ci diranno, nascosti dietro la supercazzola del protocollo, che questo era giusto fischiarlo, che non era dinamica di gioco. Hanno ragione loro perché fanno e disfano, sappiano però che questo è calciobalilla o biliardino, il vero calcio è un'altra cosa.
Decide Arnautovic, al primo gol del campionato e terzo della sua grigia stagione. Questo vale, però. Un colpo di testa che non ripaga il suo oneroso contratto da 3,8 milioni netti, ma serve a Inzaghi, costretto a mandarlo in campo un minuto prima dell'autogol di Pongracic per un colpo alla caviglia sinistra di Thuram, che fa paura ma che ora non conta. Per il resto, il tecnico dell'Inter ne cambia 4 rispetto a giovedì, perde Dumfries squalificato ma recupera Acerbi dopo quasi 3 mesi.
Stessa Viola per
Palladino, con l'unica eccezione forzata dello squalificato Comuzzo, sostituito dall'argentino Moreno, 59 minuti in campionato prima di San Siro. Fagioli e le altre vitamine del mercato entrano nel secondo tempo, senza esito.
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