Napoli volo senza fine. Congela il campionato alla pausa mondiale

La solitata testata di Osimhen apre le danze del tris. Poi l'Udinese mette paura nel finale

Napoli volo senza fine. Congela il campionato alla pausa mondiale

Napoli. Nella partita di Elmas c'è tutto il Napoli di adesso. Sostituisce il fenomeno Kvara, in due partite segna due gol e regala un assist. È il migliore in campo ieri, l'ultimo ad arrendersi, il primo ad alzarsi dalla panchina quando scatta l'emergenza. Undici vittorie di fila e più undici (provvisoriamente) su chi insegue: non poteva finire meglio l'anno, Udinese vittima di turno, spavalda nel finale ma per 75 minuti travolta dal tritacarne azzurro, un meccanismo perfetto che fa dire al suo presidente De Laurentiis: «Questo è il mio Napoli più bello».

Il colpo di tacco di Deulofeu dopo pochissimi minuti (bella respinta di Meret) aveva introdotto qualche dubbio. Osimhen, il solito noto, il capocannoniere del campionato, li ha respinti al mittente. Brava l'Udinese a interpretare le battute iniziali ma se contro questo Napoli non concretizzi, il rischio di trovarsi sotto senza sapere perché è una certezza. Lentamente, come sanguisughe, gli azzurri ti saltano addosso, ti comprimono, ti costringono ad arretrare e a sbagliare. A quel punto, l'opera di Spalletti è a buon punto perché lui questo vuole, comandare il gioco, controllare il possesso palla e il ritmo, tanto la qualità prima o poi viene fuori con qualche giocata. Così è andato il primo tempo, l'Udinese ha spinto meno quando per infortunio è uscito il suo fantasista Deulofeu e la capolista ha preso campo: un'intuizione di Elmas ha offerto il pallone giusto a Osimhen, una di quelle occasioni che raramente il nigeriano sbaglia, e infatti si è arrampicato di testa facendo fuori Silvestri. Otto gol di testa nel 2022 per l'attaccante africano: solo Kane (9) ha fatto meglio di lui nell'anno solare nei Top 5 campionati europei. E lo stesso Osimhen si è poi andato a prendere il pallone giusto iniziando di tacco l'azione del raddoppio, proseguita dall'assist di Lozano e conclusa con un destro al millimetro di Zielinski.

Da manuale del football il tris, quattro tocchi e delizioso tocco finale di Elmas. Il quale avrebbe firmato la doppietta se Silvestri non gli avesse respinto un destro violento da pochi passi. Tutto questo è accaduto fino a un quarto d'ora dal termine: poi il Napoli ha iniziato a gestire con minor precisione del solito, posizionandosi male in occasione del gol di Nestorowski e facendosi male da solo con Kim che ha regalato a Samardzic il pallone della speranza. Sarebbe stato clamoroso e ingeneroso il pareggio, i tre punti ci stanno tutti e sono meritati, così come gli applausi ai friulani mai domi. «È motivo di soddisfazione aver messo in difficoltà i migliori, la sconfitta è un ulteriore passo in avanti per la nostra crescita» ha commentato Sottil.

In altri tempi, Spalletti si sarebbe soffermato più sugli spunti negativi che sulla vittoria: ieri invece ha giustamente dato al Napoli quello che è del Napoli. «Prima parte di campionato da marziani, non era facile tenere questi ritmi. Le ansie dell'ultimo quarto d'ora ci devono far capire che niente è mai scontato, nemmeno se sei avanti di tre gol».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica