Nel villaggio 3 contagiati. E in Australia isolata la squadra di atletica

Sono calciatori sudafricani. Saliti a 55 i casi nel popolo olimpico. A Tokyo 1008 (3886 nel Paese)

Nel villaggio 3 contagiati. E in Australia isolata la squadra di atletica

Dal 23 luglio si comincerà a fare la conta delle medaglie, ma in questo avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo i conti purtroppo riguardano i casi positivi al Covid e le quarantene richieste. La notizia della positività all'interno del villaggio olimpico di un funzionario è stata purtroppo seguita da ulteriori aggiornamenti. Tre persone che hanno soggiornato nello spazio e nelle strutture dedicate agli atleti sono state colpite da Coronavirus. A comunicarlo è stato il Comitato Organizzatore dei Giochi che in un primo momento non aveva rivelato l'identità con precisione. Successivamente i casi sono stati identificati e riguardano i componenti della squadra di calcio sudafricana, due giocatori Thabiso Monyane e Kamohelo Mahlatsi, e l'analista video Mario Masha. Come riferito dalla Federazione: «Il resto degli atleti è stato sottoposto a doppio tampone che ha dato esito negativo e i tre sono in isolamento».

Tracciando quindi un mini-bilancio del numero dei contagiati dal 1° luglio, giorno nel quale il Comitato ha aggiornato questo dato, si è a quota 55 dopo 33mila test effettuati su 18mila persone. Tensione dunque che sale e trasforma la doverosa prudenza in paura. Non è un caso che l'esito dubbio di un test Covid cui è stato sottoposto un membro dello staff abbia portato all'isolamento dell'intera squadra di atletica leggera dell'Australia, nel centro di addestramento a Cairns. L'esame controverso era stato restituito il 15 luglio da un funzionario, rimasto anonimo, che ha viaggiato da Melbourne, ma gli esami successivi sono stati finora negativi, ha affermato il Comitato olimpico australiano (AOC). Da allora gli atleti sono stati autorizzati ad allenarsi, dopo essere stati tenuti in isolamento nelle loro stanze da mezzogiorno di sabato fino a tarda sera. Nello stesso tempo, la squadra di rugby a sette sempre del Sudafrica è finita in quarantena perché sul volo che ha portato la compagine e i dirigenti in Giappone c'era un passeggero, esterno al gruppo, positivo. «È una situazione sfortunata, ma non c'è un vero motivo di allarme. C'è stato comunicato che un passeggero a bordo del volo è risultato positivo al Covid-19 all'arrivo a Tokyo. Come precauzione obbligatoria, 18 membri sono stati ora messi in quarantena. Siamo fiduciosi che una valutazione approfondita delle circostanze, utilizzando i filtri clinici e operativi appropriati, porterà chiarezza e alla fine risolverà la questione», ha affermato Patience Shikwambana, capo missione del team in questa rassegna a Cinque Cerchi.

In un contesto pandemico preoccupante, che a Tokyo ha visto un incremento nelle ultime 24 ore di 1008 nuovi casi positivi e nell'intero Giappone di 3886 unità, il presidente del CIO Thomas Bach non porterà la torcia olimpica. Una decisione, ha spiegato la portavoce del Comitato Olimpico Internazionale, presa in linea precauzionale per il Covid e per «dare l'esempio».

Giova ricordare che, inizialmente, il programma prevedeva che Bach portasse la torcia a maggio a Hiroshima, ma la visita è stata possibile solo questa settimana. Una tradizione che quindi si interrompe, iniziata dal 1992 con Juan Antonio Samaranch alla guida del CIO nella sua Barcellona, in un'edizione inevitabilmente diversa in tutto e per tutto.

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