La Juventus prima da sola in classifica è già una notizia, significa che la cura Giuntoli-Thiago Motta sta dando benefici ma, al tempo stesso, che il resto della comitiva è ancora in fase di studio o afflitta da problemi seri. La vittoria juventina a Verona aggiunge il cognome di un altro giovane, Savona di cui si potrà scrivere in futuro. Vlahovic si è ripresentato come sa e come dovrebbe, impressione e sensazione di una squadra più libera mentalmente e tatticamente, con il lusso di tenere in panchina Douglas Luiz, nell'attesa di Nico Gonzales e Conçeicao, senza dimenticare la commedia Koopmeiners. Il resto della concorrenza offre segnali preoccupanti. Dopo due giornate siamo già in piena nevrastenia. Corteo di contestazione per le strade di Torino non più contro gli Agnelli e la Fiat ma contro Cairo che ha i serpenti in tasca, vende ma non tira fuori un euro per comprare gente da Toro, interessanti i report dei giornali del presidente, secondo i quali il numero di manifestanti era intorno al migliaio mentre le forze di opposizione parlano di dieci volte tanto. Insulti e fischi alla Fiorentina di Comisso che porta a casa milioni continui dalla Juventus cedendo i pezzi migliori. Crisi isterica di Frattesi a Genova nella prima giornata e cuore che sanguina, così ha detto proprio lui, a Conte che astutamente ha capito che una sceneggiata può portarlo avanti con il lavoro nella pelle calda del popolo napoletano. Osanna per Dybala e alimor... per De Rossi ed il resto della Roma, malumori vari per la coppia portoghese Leao-Fonseca, uno vale l'altro e non fanno due per un Milan alla deriva. Dovremmo darci una calmata ma ci sono ancora gli ultimi fuochi del mercato, in 4 giorni c'è chi sogna la rivoluzione, anche in questo caso siamo sull'orlo di una crisi non soltanto nervosa ma finanziaria.
La A dovrebbe coricarsi sul lettino di uno psicanalista, opportuno un folly break al posto del cooling, tutto il sistema, stampa compresa è inutile fare i furbi, ha smarrito le traiettorie, gli arbitri si adeguano con i loro var.
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