Allegri per ora resta ma i numeri della Juve sono da incubo

Numeri da incubo per Allegri e la Juventus in Europa e in Serie A. Il tecnico non pensa alle dimissioni e Agnelli lo conferma ma serve la scossa

Allegri per ora resta ma i numeri della Juve sono da incubo

La Juventus di Massimiliano Allegri ha perso malamente in Israele contro il Maccabi Haifa e ora le speranza di qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League sono ridotte al lumicino, in un girone più che abbordabile. Psg e Benfica guidano il raggruppamento a quota 8 punti con bianconero e israeliani a quota 3 punti. Servono sei punti e un vero e proprio miracolo ai bianconeri per passare il turno con lo spettro Europa League o quarto posto che vuol dire eliminazione definitiva dall'Europa che sono ad un passo.

Al termine del match, Allegri ci ha messo la faccia e ai microfoni di Sky Sport ha annunciato il ritiro fino al derby di sabato contro il Torino ed ha allontanato la possilibità di rassegnare le dimissioni: "Ora c'è solo da fare silenzio, è stata una prova non all'altezza soprattutto dal punto di vista caratteriale. Torniamo a casa, dobbiamo lavorare ancora di più e stare zitti. Domani restiamo in ritiro alla Continassa fino al derby, è un atto dovuto alla società, ai tifosi e ai noi stessi. Dimissioni? No, non c'ho mai pensato, quando una sfida diventa più difficile è ancora più bella. Bisogna uscirne con coraggio, voglia e passione".

Numeri da incubo

La partita numero 100 di Allegri in Europa tra Milan e Juventus è stata amara, amarissima per il tecnico livornese che ha incassato una sconfitta che compromette quasi in via definitiva il passaggio del turno in Champions League. Una vittoria e tre sconfitte con 5 gol segnati, tre in una sola partita nella vittoria di Torino contro il Maccabi, e ben sette subiti e ci sono ancora gli scogli Psg e Benfica da dover affrontare. Se in Europa si piange in campionato di certo non si ride con 13 punti conquistati su 27 a disposizione con 3 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte che valgono l'ottavo posto con 12 gol segnati e 7 subiti. Numeri di certo non da Juventus.

Agnelli furioso

Il presidente Andrea Agnelli, al termine della partita contro il Maccabi, ha parlato in maniera piccata ai microfoni di Sky Sport: "Serata difficile in un periodo difficile. Sicuramente uno dei più complicati da quando sono presidente. Sono qui per assumermi le mie responsabilità, perché provo vergogna e rabbia per quello che sto vedendo. Il calcio però è uno sport di squadra, si gioca e si perde tutti insieme e da questo dobbiamo ripartire. Fiducia in Allegri? Assolutamente, è una questione di gruppo, non di un solo uomo".

Il numero uno del club bianconero ha poi scacciato le voci secondo cui l'esonero di Allegri non starebbe avvenendo solo per l'onerosità del suo contratto: "Non può essere colpa dell'allenatore se non riusciamo a vincere

un tackle. Faccio fatica a pensare a un cambio in corsa, lui rimarrà, i conti la Juve li fa sempre a fine anno. C'è un gruppo di 80-90 persone che deve ritrovare la propria identità e ritrovare le proprie qualità".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica