Un miliardario americano vuole comprare il Chelsea ma Roman Abramovich non sembra tanto convinto a cedere la mano. Si tratta di Todd Boehly, Ceo del fondo Eldridge Industries il cui patrimonio personale è stato stimato in circa cinque miliardi di dollari. La notizia, di per sé, non è nuovissima: è da qualche mese che Boehly avrebbe messo gli occhi sul club di Stamford Bridge, incassando i continui rifiuti da parte di Abramovich. E qualche giorno fa, il Financial Times ha riportato la notizia relativa alla presentazione formale di un’offerta per l’acquisto del club che però è stata rifiutata. Non si parla di cifre ma si sa che la valutazione del Chelsea, già stellare, s’è pure impennata.
Ma Boehly non si sarebbe arreso. E come riporta il Telegraph, il magnate statunitense sarebbe pronto ad alzare la posta e a presentare un’offerta ancora migliore all’attuale dirigenza dei Blues di Londra. Per il momento sembra che Roman Abramovich non abbia alcuna voglia di salutare la piazza né di cedere quote di proprietà: avrebbe valutato il club non meno di tre miliardi di sterline. Una cifra, oggettivamente, altissima e sulla quale dovrà pesare anche la situazione relativa al nuovo stadio che è ancora alla fase progettuale.
Boehly, che ha trattato l’acquisto del Tottenham nel 2014, vanta già partecipazioni nel mondo dello sport. Fa parte della cordata che ha acquistato la squadra di baseball dei Los Angeles Dodgers di cui possiede il 20%. L'acquisto avvenne nel 2012, beffando la concorrenza di una vecchia conoscenza che ritroverebbe, qualora riuscisse a convincere Abramovich a vendergli il Chelsea, in Premier League. Si tratta di Stanley Kroenke, proprietario unico dell’Arsenal dopo l’uscita di scena del russo Usmanov. Kroenke, oltre a un impero immobiliare, possiede quote e partecipazioni che dal calcio arrivano fino all’Nba (dove possiede i Denver Nuggets) e alla National Hockey League statunitense.
Non è la prima volta che Roman Abramovich si trova a valutare offerte per la cessione del club. Poco più di un anno fa, era stato sir Jim Ratcliffe a tentare la scalata a Stamford Bridge. Forte di un immenso patrimonio, il patron del colosso chimico britannico dell’Ineos, aveva avanzato un’offerta che però il magnate russo aveva rispedito al mittente.
Non avrebbe ceduto il club per meno di due miliardi di sterline. Cifre, evidentemente, ritenute troppo onerose dall’imprenditore britannico che così si è “accontentato” di investire circa cento milioni di euro nell’acquisto del Nizza, in Ligue 1.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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