Oro e record del mondo: Paltrinieri cancella Hackett

Greg domina e batte il primato dell'australiano che durava da 14 anni Detti argento. E trionfa la 4 per 50 sl donne capitanata dalla Pellegrini

Oro e record del mondo: Paltrinieri cancella Hackett

Greg c'è, l'Italia anche. La terza giornata degli Europei di vasca corta in corso a Netanya, in Israele, ha visto Gregorio Paltrinieri spadroneggiare, come da pronostico, i 1500 stile libero, e la staffetta 4x50 femminile imporre la propria legge. Ad incorniciare la festa italiana si sono aggiunti i podi di Marco Orsi, Alessia Polieri e Gabriele Detti. Dunque, in virtù dei due allori la Nazionale di Butini si rilancia prepotentemente nel medagliere, occupando al momento la seconda piazza dietro l'imprendibile Ungheria di Laszlo Csez e Katinka Hosszu.

Nella prova più lunga ed estenuante del nuoto di corsia, Greg è stato protagonista dell'ennesima cavalcata trionfale. Una medaglia d'oro mai in discussione alla vigilia, ma che non lo avrebbe soddisfatto a pieno. Così Paltrinieri è andato oltre. Grazie a un prestazione monstre, il carpigiano ha stabilito il nuovo primato mondiale della distanza (crono di 14'0806 che ha polverizzato il tempo di 14'1010 dell'australiano Grant Hackett), abbassando il limite più longevo del nuoto (14 anni!). «Non so che dire, solo che non me l'aspettavo ha raccontato a caldo il portacolori azzurro -. Ho iniziato a scaricare due giorni fa e ho nuotato questo tempo. Ero fiducioso di scendere sotto il mio primato europeo, ma questo tempo è impressionante». La felicità è nelle ultime parole: «Battere Hackett, che insieme a Ian Thorpe è uno dei miei idoli, rende ancora più bella questa vittoria». E la festa non è finita in casa Italia.

Infatti, alle spalle di Paltrinieri si è piazzato Gabriele Detti, ovvero il compagno di allenamenti di Gregorio. «Davanti a questo Paltrinieri tanto di cappello» ha chiosato il 21enne livornese, che è rientrato ai livelli che gli competono dopo l'infortunio di quest'estate. A Ostia entrambi macinano chilometri su chilometri sotto l'occhio del mentore Stefano Morini, a cui va il grande merito del lavoro svolto con i due gemelli azzurri da quattro anni a questa parte. Come dichiara il tecnico dei due giovani azzurri, nell'anno olimpico non saranno ammesse distrazioni. «Da gennaio li porto in Nuova Guinea, così nessuno ci disturba». C'è un oro da vincere a Rio, non si può scherzare.

La doppietta esaltante dei ragazzi del Moro è accompagnata da un'altra gioia europea per Fede e compagne. A fine giornata Silvia Di Pietro, Erika Ferraioli, Aglaia Pezzato e Federica Pellegrini hanno conquistato la medaglia d'oro nella 4x50 stile libero di un soffio davanti alle più titolate Olanda e Russia. Questa mattina, comunque, la campionessa olimpica di Pechino 2008 scenderà nuovamente in acqua per i suoi 200, distanza in cui difende lo scettro di imbattibile in campo europeo (fu oro due anni or sono a Herning). «Sono contenta del record italiano (strappato nella finale dei 100 sl alla connazionale Ferraioli ndr) ha dichiarato la veneta -. Il tempo mi dà buone indicazioni in vista dei 200 stile. Fa sempre piacere riprendersi il record e poi io non sono una velocista pura, li nuoto da duecentista, sarà domani (oggi ndr) la gara». Quindi l'orgoglio: «Pensavamo di lottare per il podio, ma al tocco battere addirittura l'Olanda è bellissimo e inaspettato».

Se per Marco Orsi il secondo posto nei 50 crawl dietro il 19enne russo Sedov sa di occasione persa («Ho sbagliato la virata e sono un po' arrabbiato»), il bronzo con primato nazionale nei 200 delfino di Alessia Polieri è una piacevole

sorpresa. «Speravo di fare questo record ha raccontato la bolognese di Castel San Pietro -. Questa è una medaglia della determinazione. È un sogno». La conclusione di una giornata memorabile per Paltrinieri e l'Italnuoto.

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