Osimhen risponde alla vergogna ultras

Doppietta del nigeriano tra scritte che invocano alla guerra e razzismo

Osimhen risponde alla vergogna ultras

Ha detto tante cose la vittoria del Napoli a Verona. La prima, la più importante, è stata sottolineata da Spalletti: «Siamo rientrati nel giro scudetto e ci resteremo fino a quando giocheremo in questo modo». È la risposta alla domanda che lo stesso allenatore aveva rivolto alla vigilia ai suoi giocatori: Verona ci dirà di che pasta siamo fatti. Interessava conoscere il grado di reazione, lo spirito di sacrificio e di sofferenza dopo una sconfitta che ha lasciato scorie difficili da gestire. Ci voleva una partita tosta, di cazzimma più che di tecnica, di intelligenza più che di fisico: è arrivata e quel che conta, è arrivata finalmente la vittoria sporca di una squadra che difficilmente vince quando non sa accoppiare il bel gioco ai tre punti.

Come Pioli si era cucinato Spalletti, così il toscano ha fatto bollire a fuoco lento Tudor. Con un paio di scelte azzeccate che hanno fatto la differenza: panchina per Zielinski e Insigne, fiducia ad Anguissa e Fabian Ruiz e ritorno alle origini tatticamente parlando. Rispolverato il 4-3-3 per garantire muscoli a un centrocampo che altrimenti sarebbe andato in inferiorità nei duelli uomo contro uomo: la reazione c'è stata, eccome, mai la linea mediana veronese ha preso il sopravvento, anzi sono stati Lobotka e Fabian a dettare i ritmi della gara con il loro palleggio, in difesa il tridente delle meraviglie gialloblù non ha mai tirato e Koulibaly non ha fatto toccare palla a Simeone.

La ciliegina su una gara quasi perfetta l'ha messa Osimhen. L'uomo mascherato ha sbloccato la gara con il quarto gol consecutivo di testa, un misto di opportunismo e di potenza, che ha lasciato a bocca aperta i due centrali veneti. Tudor ha chiesto ai suoi di osare ma non c'è stato niente da fare contro i centrocampisti partenopei, supportati a destra da un Di Lorenzo più ala che difensore: quando poi è venuta meno anche la concentrazione difensiva, è stato semplice per il Napoli raddoppiare. Ingenuità colossale dei veneti e secondo gol subìto da fallo laterale, sull'asse Di Lorenzo-Osimhen: il nigeriano ha replicato ai cori razzisti con la più significativa delle risposte, è il primo africano a segnare una doppietta al Bentegodi.

La rete di Faraoni ha fatto il solletico al Napoli e trasmesso eccessivo nervosismo a Ceccherini e al capitano, che si sono beccati il rosso nel finale. Lo avrebbero meritato di più gli ideatori dello striscione shock apparso all'esterno dello stadio, un invito a russi e ucraini a bombardare Napoli. Le vere bombe però le ha sganciate l'uomo mascherato.

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