Le azzurre lanciano la sfida mondiale. Alle 13 inizia il cammino iridato dell'Italia contro l'Australia. «È la favorita del girone», così Milena Bertolini (nella foto) dopo l'ultima amichevole a Ferrara. Da Antonio Cabrini alla ct campionessa d'Italia con Verona (nel 2003, a 37 anni) e a Brescia (due volte di fila), il calcio in gonnella è esploso, anche per merito di Carlo Tavecchio e Michele Uva. Sky tratta l'evento come il mondiale under 20, restano le perplessità sulla forza delle azzurre, qualificate dopo 20 anni. Il girone è con Giamaica (venerdì 14) e Brasile (il 18), competono 24 squadre divise in 6 gruppi, passano le prime due e le migliori 4 terze. Insomma gli ottavi sono alla nostra portata, il sogno sarebbe arrivare ai quarti come nella prima partecipazione al Mondiale nel 1991.
C'è il blocco Juve, come in Argentina 1978 al maschile, con 8 giocatrici su 23, seguono il Milan con 6 e le 3 della Fiorentina vice campione d'Italia e finalista di coppa, dopo essersi aggiudicata la Supercoppa. Tre anche per la Roma, una della Florentia, l'altra metà del capoluogo toscano, e una del Chievo.
L'unica giocatrice all'estero è Elena Linari, difensore dell'Atletico Madrid: «Ero in campo nella partita della storia, davanti ai 60mila spettatori del Wanda metropolitano contro il Barcellona». In Italia in serie A di solito non si paga, il pubblico medio vale forse una serie D, dove peraltro non c'è mai gratuità.
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