La tempesta era nell'aria a Phillip Island tanto che venerdì la Dorna aveva deciso di anticipare la gara della MotoGP al sabato, posticipando la Sprint alla domenica. E se sabato la gara si è svolta regolarmente, alla domenica il cattivo tempo ha avuto la meglio. La pioggia battente e il vento a 80 chilometri all'ora hanno costretto gli organizzatori a interrompere la gara della Moto2 con bandiera rossa e vittoria assegnata a uno strepitoso Tony Arbolino, ed annullare la sprint race della MotoGP.
Come era da aspettarsi, la decisione non è stata accolta in modo unanime. C'è chi ha tirato un sospiro di sollievo e chi si è messo le mani nei capelli. Solo 20° nel warm up, Bagnaia avrà esultato in cuor suo. Diversa l'atmosfera nella squadra di Paolo Campinoti, la Pramac Ducati, che aveva entrambi i piloti, Martin in lotta con Pecco per il titolo, e Zarco vincitore il giorno prima, pronti a dare tutto in gara. Martinator, in particolare, era affamato di riscatto dopo l'errore commesso al sabato che lo ha fatto scivolare a 27 punti dal campione in carica. Un duro colpo da incassare per lo spagnolo che stava vivendo un momento di grazia e - forse per inesperienza a stare costantemente in prima linea - ha iniziato a commettere qualche errore di troppo. La velocità però è dalla sua e come ha detto lo stesso Gigi Dall'Igna, ci aspetta una lotta fratricida ogni domenica perché il circus si sposta su piste amiche per la Ducati dove entrambi i piloti si batteranno ad armi pari.
«Ci rifaremo in Thailandia. Buriram mi piace molto e sono sempre andato forte. Cosa mi consola? Devo pensare che ci sono ancora quattro appuntamenti da disputare e che con il doppio punteggio (tra Sprint e gara lunga), il Mondiale può restare aperto fino a Valencia», ha dichiarato lo spagnolo. Diverso invece l'umore nel box Ducati ufficiale con Pecco Bagnaia, uscito rafforzato dall'appuntamento australiano. Forte di 27 punti di vantaggio, Pecco - spesso criticato per il suo atteggiamento di ragioniere - può pensare ad amministrare, ma non troppo. Con quattro round ancora da disputare, sono infatti 148 i punti da assegnare.
Un errore può ribaltare la situazione in un attimo. Lo stesso Marco Bezzecchi, attualmente 3°, non è escluso dalla lotta per il titolo. Il desiderio di rivincita è solo rimandato, ma per tutti vale una sola regola: vietato sbagliare.
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