Pecco, l'extraterrestre che corre più forte del dolore e della paura

Il leader del mondiale dopo la terribile caduta di domenica scorsa centra prima fila e podio nella Sprint

Pecco, l'extraterrestre che corre più forte del dolore e della paura
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Misano - Guerriero, eroico, extraterrestre, spettacolare. Si sprecano gli aggettivi per l'impresa di Pecco Bagnaia, che a sei giorni dallo spaventoso incidente di Barcellona, sale sul terzo gradino del podio a Misano nel GP di casa per il pilota della VR46 Academy e Ducati factory. Ha stretto i denti il campione del mondo, guidando nonostante il dolore. «Era importante tornare a correre subito», sorride il leader del mondiale, «la prima cosa che si insegna ai bambini è tornare subito in sella quando cadono di bicicletta. È quello che facciamo anche noi piloti ed era importante esserci a Misano, una gara speciale per tutti i piloti italiani e soprattutto per noi ducatisti».

Ma centrare il podio nella Sprint Race al sabato la dice lunga sulla determinazione di questi ragazzi, tanto umani, quanto eroi sportivi. «Una persona normale dopo la botta presa al Montmelò sarebbe a riposo, ma noi piloti non possiamo permettercelo. Non c'è tempo», ha commentato il piemontese, «avevo bisogno di risalire subito per scacciare dubbi e paure». La mente è fondamentale, ma ci vuole anche un fisico bestiale. Il grosso ematoma sulla gamba e il dolore al coccige a seguito del violento impatto sull'asfalto si fanno sentire, ma per fortuna «la terapia sta facendo effetto».

Dopo il settimo miglior tempo al venerdì, nella Sprint Race di sabato Bagnaia si è superato. Scattato terzo, dietro a Marco Bezzecchi e al poleman Jorge Martin, Pecco puntava a scappare via. «La mia strategia era portarmi in testa passando Bezzecchi dall'esterno, ma non ho fatto una bella partenza. Sono comunque riuscito a mantenere un bel ritmo nonostante il dolore». Tredici giri nella Sprint, oggi nella gara lunga il numero raddoppia. «Non voglio pensarci. Godiamoci il momento. Vedremo di intensificare la terapia», ripete saggiamente con la consapevolezza di essere stato un miracolato, ma anche con un occhio alla classifica generale. «Fortunatamente in chiave campionato sono riuscito a limitare i danni e ho perso solo cinque punti».

Secondo nel Mondiale, infatti, il pilota della Ducati Pramac Jorge Martin con la vittoria nella Sprint, il terzo successo, quest'anno nel nuovo format del sabato, ha ridotto il distacco dal leader di solo cinque lunghezze (meno 45). Resta terzo in campionato e secondo ieri nella Sprint un altro storico guerriero: Marco Bezzecchi che con una mano acciaccata ha firmato un capolavoro riuscendo a stare dietro ad un indiavolato Martin che ha imposto un passo forsennato, stracciando anche il record della pista. «È un risultato incredibile considerate le condizioni. La mano mi ha condizionato molto, ma non ho mollato. È stato difficile, ma siamo a Misano e volevo dare spettacolo ai tifosi».

Tra le emozioni che ci ha regalato il sabato di Misano anche un sorprendente Dani Pedrosa, collaudatore KTM, che ha chiuso quarto davanti al pilota ufficiale della Casa austriaca Brad Binder. Seguono Maverick Viñales (6°) e Aleix Espargaro (8°), dopo la doppietta a Barcellona, oggi l'Aprilia rilancerà la propria sfida alla Ducati nella gara lunga.

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