Il pilota senza moto che vince la sua prima gara in MotoGP. Il campione del mondo che si prende la rivincita di una Sprint in ombra e vede il sogno iridato sempre più vicino. Il fratello del più grande pilota al mondo che si conferma solido all'alba del passo più importante della sua carriera. La notte del Qatar ci ha regalato un podio tutto italiano con Di Giannantonio, Bagnaia e Marini su Ducati. Non succedeva da Silverstone 2015 con Rossi, Petrucci e Dovizioso.
La favola della MotoGP ha regalato lacrime e abbracci. «Sembra di essere sul tetto del mondo. È bellissimo!», ha dichiarato commosso il pilota della Gresini Racing, che ha pianto nel casco dalla gioia e dalla pressione degli ultimi mesi quando si è trovato senza moto causa l'arrivo di Marc Marquez nel team italiano. «Abbiamo lavorato tanto sin da inizio stagione, ma ogni volta la vittoria sfumava. Finalmente è arrivata! Avevo un bel passo, ma sapevo che non avrei potuto spingere tutto il tempo, così sono rimasto dietro a Pecco, finché ad un centro punto mi sono detto: è il momento».
Il sorpasso sul campione del mondo è stato chirurgico, tanto che «non ci passava neanche una monetina», come ha detto Bagnaia. Nel quasi contatto con Di Giannantonio in fondo al rettilineo, Pecco è andato largo e al box Ducati si sono messi le mani nei capelli. In ballo il campionato. «Mi si è bloccato il davanti. Mi sono spaventato perché mi sono sentito risucchiato dalla scia. Sono riuscito comunque a mettere la moto molto di traverso e questo mi ha salvato. Abbiamo avuto fortuna», ha raccontato il piemontese soddisfatto. «L'obiettivo era vincere. Non importava arrivare davanti a chi, ma Diggia è stato fortissimo». La chiave vincente? «Partire fortissimo e costruire un gap».
Condizionata dalla gomma invece la gara di Martin, 10°. «La gomma non andava e non ho potuto fare molto. L'ho capito subito dalla partenza. Ho mantenuto la calma, ma niente. Sembrava una gomma con 40 giri invece che nuova, una vergogna. Complimenti a Diggia e Pecco ma non mi sento battuto in pista. Dopo un anno di lotta, è tosto digerire questa situazione».
Il grande duello è dunque rimandato per il gran finale a Valencia dove Bagnaia arriva favorito. «Sarà una bella lotta.
21 punti su Martin non sono tanti considerando i 37 che si guadagnano in un weekend. Sarà importante vincere già nella Sprint». Su quella pista entrambi hanno già vinto. Sì, sarà una lotta ad armi pari, gomme permettendo.
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