Pioli manda il Diavolo a dormire in castigo. Furia social sul mercato

Notte a Milanello dopo il ko. De Ketelaere nel mirino. E Salvini "attacca" Maldini

Pioli manda il Diavolo a dormire in castigo. Furia social sul mercato

È già successo al ritorno da Eindhoven, ultimo test amichevole prima del viaggio a Salerno. Pioli, che ha naso per avvertire un clima poco ideale e conosce benissimo le dinamiche del suo spogliatoio, abolì il giorno di permesso accordato in anticipo. Questa volta, uscito dalla coppa Italia in 11 contro 10 del Toro ai supplementari, con tutti i titolarissimi coinvolti nell'inutile assedio finale, Pioli ha rispedito la truppa a Milanello per dormire, riflettere sulla prova opaca e presentarsi all'allenamento di ieri mattina con le idee più chiare.

Non è stata una sconfitta qualsiasi perché ha riaperto questioni e polemiche antiche che coinvolgono non solo il rendimento avuto ma anche la politica societaria. A cominciare dall'utilità di CDK schierato prima come falso nueve e poi tornato, con risultati meno apprezzabili, a fare il trequartista durante la striscia finale della maratona. Un buontempone di tifoso, amareggiato dalla resa ancora una volta deludente (al netto del palo centrato nel primo tempo), ha scritto un messaggio ad Amazon chiedendo di ritirare un pacco belga. Il buffo dell'iniziativa è che Amazon ha risposto pensando che si trattasse di un pacco vero e proprio!

Piuttosto è sulle frasi di Paolo Maldini che si è riaperto il dibattito a proposito del mercato di riparazione. Matteo Salvini, che è un tifoso doc, alla fine ha pubblicato un post ironico con la foto dei torinisti in trionfo e Leao col capo chino: «No, no, non c'è proprio bisogno di comprare nessuno...». Che la scelta annunciata da Maldini di condivisione del modello di calcio sostenibile, sia un dato acquisito è stata indirettamente confermata dalla notizia del ritorno in gruppo di Kjaer e Origi, due esponenti dell'esercito degli infortunati, disponibili teoricamente quindi per Lecce e forse ancora più per la Supercoppa. È vero che alcuni dei rinforzi arrivati in estate, sono da valutare col tempo, senza emettere sentenze premature. Per esempio Dest è stato tra i più produttivi della compagnia. Inoltre Vranckx è in pieno apprendistato ma le sue caratteristiche, fisiche e temperamentali, lo ravvicinano molto alla sagoma di Kessiè. Bisognerebbe avere il tempo di aspettarlo, al pari di De Ketelaere naturalmente se non ci fosse la necessità di voltare subito pagina. E farlo al meglio nei prossimi impegni che segnalano un trittico mica facile: Lecce già sabato sera, poi in volo a Riad, quindi ritorno in Italia e puntata all'Olimpico contro la Lazio di Sarri.

Sul conto di Pioli, questa volta i sapientoni del web sono stati disarmati dal fatto che l'eliminazione è avvenuta quando in campo sono entrati Theo, Leao, Giroud e alla fine anche Bennacer (ufficiale il rinnovo fino al 2027) e Calabria. La verità di fondo è che proprio i primi due, Theo e Leao, hanno pasticciato molto: solo il francese ha impegnato dal limite il portiere granata.

Probabilmente, dalla comunicazione bisognerebbe anche cancellare il continuo riferimento allo scudetto vinto. Come ha ricordato di recente Max Allegri, nel calcio c'è una sola legge che vale per tutti: ciò che realizzi oggi, il giorno dopo non conta più.

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