Pirlo, che fatica la MLS: così l'ex Juventus ha perso la Nazionale

Tempi duri per Andrea Pirlo al New York City. La squadra dell’ex centrocampista di Milan e Juventus è stata infatti sconfitta e umiliata pesantemente, per 7-0 dai Red Bulls, nel derby molto sentito nella Grande Mela. Il regista nato a Flero 37 anni fa non è riuscito a dare il suo contributo alla squadra allenata da Patrick Vieira e non è ancora riuscito ad andare in gol nella MLS in 24 presenze ufficiali. Pirlo, nonostante le defezioni di Marchisio e Verratti, non è stato inserito nella lista dei 30 pre convocati da Antonio Conte per l’Europeo in Francia. La scelta di andare a giocare in un campionato meno competitivo rispetto a quelli europei ha inciso sulla sua mancata convocazione da parte del commissario tecnico degli azzurri.

Pirlo, a gennaio, avrebbe potuto fare ritorno in Italia all’Inter. La squadra di Mancini, infatti, era alla ricerca di un uomo d’ordine e aveva pensato fortemente a lui che però preferì rimanere a New York. L’ex Brescia e Reggina ha parlato, all’agenzia Reuters, delle difficoltà che sta incontrando nel campionato americano: “La MLS è un campionato molto difficile, si corre molto ed è tanto fisico, c’è troppo poco tempo per pensare al gioco. C'è un vuoto culturale che va riempito, non voglio però dire che sia basso il livello di competenze tecniche. Quando un calciatore diventa professionista negli Stati Uniti non è ancora pronto perché ha diverse lacune che devono essere colmate sul campo”. Il suo contratto con il club americano scadrà il 31 dicembre del 2016 e non è detto che Pirlo faccia rientro in Italia prima della fine dell'accordo.

In Serie A farebbe ancora la differenza e ci sono diverse squadre che potrebbero affidargli le chiavi del centrocampo. Per ora, però, il classe 79 continuerà la sua avventura in terra americana cercando di trovare anche il suo primo gol in un campionato che sta facendo fatica a digerire.