
Il Napoli si gode il primato in classifica, il suo presidente Aurelio De Laurentiis è a rischio processo: la Procura di Roma lo accusa di falso in bilancio in relazione alle annate 2019, 2020 e 2021. I pm Del Giudice e Orano hanno chiesto il rinvio a giudizio anche per la società e per il braccio destro del patron, Chiavelli.
L'indagine si concentra sulle presunte plusvalenze fittizie registrate nelle operazioni di mercato relative allo scambio tra Manolas e Diawara nell'estate del 2019 (il centrale greco fu ceduto per 36 milioni di euro e generò sulla base dei dati ufficiali di bilancio una plusvalenza di 31,1) e soprattutto all'acquisto di Osimhen dal Lille nel 2020 per oltre 76 milioni. L'operazione prevedeva il trasferimento in Francia del portiere Karnezis e di altri tre giovani calciatori della Primavera (Liguori, Manzi e Palmieri), valutati complessivamente circa 20 milioni. In realtà solo Karnezis ha messo piede in Francia, gli altri tre non sono mai arrivati a Lille, come confermò Liguori nel 2021 («non siamo andati lì neanche per firmare il contratto»), ma furono dati in prestito in Italia o svincolati.
In un'intervista del 2024, il presidente del Lilla Olivier Letang disse che «il reale incasso per la cessione di Osimhen fu di sette milioni, i quattro giocatori valevano zero». La Guardia Di Finanza sequestrò i documenti a Castel Volturno, quartier generale del club, e anche negli uffici della Filmauro a Roma. La giustizia sportiva e ordinaria hanno acceso le luci sul caso ma la prima aveva archiviato il caso Osimhen dopo l'assoluzione di ADL nel 2022. A differenza di quanto accaduto con la Juventus, non fu riscontrato un vero e proprio sistema, quanto l'occasionalità dell'operazione.
Ora la richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Roma - l'indagine su Osimhen fu trasmessa dai colleghi di Napoli nel 2023 - con i legali di De Laurentiis Fulgeri e Contrada che hanno dichiarato il loro assistito e la società Napoli «assolutamente estranei ai fatti, risultano depositati agli atti pareri redatti da consulenti tecnici che dimostrano come il
club abbia agito in modo legittimo e rispettoso dei principi contabili italiani». La Procura Figc chiederà di nuovo gli atti ai pm di Roma: nel 2024 non erano stati trasmessi in quanto secretati per esigenze investigative.
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