Sono giorni complicati per la procura federale guidata dal dott. Chinè (foto) e non solo perché deve preparare la nuova requisitoria per il processo sportivo sulle plusvalenze della Juve. Adesso, a rendergli ancora più precaria la gestione dell'ufficio, ci sono ritardi nello spedire mail e inspiegabili attacchi di sordità oltre che pericolose fughe di notizie. Cominciamo dal primo incidente: nel processo d'appello per la riapertura della curva Juve, chiusa per gli ululati contro Lukaku segnalati dagli inviati della procura, la mail con le controdeduzioni è arrivata sul tavolo della Caf con 12 minuti di ritardo e quindi resa inutilizzabile così provocando la riapertura della curva per la sfida col Napoli! Secondo caso: all'Olimpico in Lazio-Torino ci sono stati ululati contro due calciatori granata avvertiti in tribuna e segnalati al volo dai giornalisti presenti sui siti. Nel referto spedito al giudice nessuna traccia: unico provvedimento una multa per lancio di bottigliette! Terzo e ultimo infortunio, questa volta davvero clamoroso: 24 ore prima che il giudice sportivo Mastrandrea ricevesse il referto su Juve-Napoli, dagli uffici è uscita la notizia dettaglia (pubblicata dai colleghi de La Stampa, ndr) della gravissima minaccia rivolta da Landucci, vice di Allegri, a Luciano Spalletti («pelato di m, ti mangio il cuore!»).
Ora qui i casi sono semplicemente due: o la procura federale è diventata una gruviera e allora sarà bene intervenire per individuare chi ha fatto uscire, con estrema precisione cronistica, la frase di Landucci, oppure c'è un tentativo dall'interno di destabilizzare quel delicato ufficio. Al suo responsabile dott. Chinè vorremmo offrire un consiglio gratuito per il futuro: sottoponga i suoi collaboratori a una visita accurata dell'udito per evitare che taluni siano colpiti da una sordità improvvisa.
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