Da un lato c'è il fortino Olimpico (negli ultimi due mesi 6 vittorie di fila tra campionato - quattro - ed Europa League con 19 gol fatti e soli 2 subiti), dall'altra l'entusiasmo di un primato legittimato da un filotto di 7 successi consecutivi che hanno respinto l'inseguimento dell'Inter. Due squadre in salute, quindi, come sottolinea Conte. All'andata il Derby del Sole tra Roma e Napoli rappresentò il ritorno di Ranieri sulla panchina giallorossa: da quel ko, con Dybala e compagni a pochi passi dalla B, un ruolino di 17 punti in 9 gare e una risalita a centro classifica. Il Napoli, a sua volta, ha mantenuto il primato, allungando su tutte le avversarie tranne l'Inter, sempre a una vittoria di distacco al netto del recupero dei nerazzurri con la Fiorentina, in programma giovedì.
Ranieri si gode una Roma ritrovata, saluta Zalewski (non convocato) diretto all'Inter, si tiene stretto Shomorudov (più per assenza di alternative) e Soulé, sperando però in qualche acquisto last minute; Conte invece ha già eguagliato i 53 punti dell'ultima disgraziata stagione partenopea, la sua squadra ha perso in trasferta solo a Verona al debutto in campionato ma manda qualche stoccata al club sul mercato: «Rinforzi? Ci manca un sostituto di Kvara, le ultime uscite sono state rimpiazzate, la sua no. Oggettivamente è andato via un campione della rosa che ha fatto comunque la prima parte del torneo. L'ho già detto, accetto delle situazioni, ribadendo, e non lo scopro certo ora, che il mercato del Napoli non sarà mai quello delle big, ci sono dei parametri economici da rispettare, di stipendio e di volontà dei calciatori».
Il tecnico testaccino, che ha riportato tutti i giocatori nelle loro posizioni
in cui possono essere più efficaci, pensa a qualche cambio rispetto all'Eintracht (Rensch sulla fascia destra e Shomurodov davanti tra queste), l'amico Conte confermerà l'undici di partenza del match vinto con la Juventus.
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