Roma. Difesa blindata e finali in casa. Ma soprattutto premi sontuosi, compresi quelli degli sponsor, per un totale vicino ai 750mila euro a testa. Tutti motivi per i quali l'Inghilterra proverà a sfatare quella maledizione che dura dal 1966, unico titolo vinto nella sua storia (il Mondiale) sul proprio campo. Sotto gli occhi del presidente Uefa Ceferin, che non ha mollato di un centimetro davanti alle pressioni di Ue e primi ministri europei sulla decisione di spostare da Wembley la final four della manifestazione, la truppa di Southgate fa un sol boccone della sorprendente Ucraina e vola alle semifinali come non le capitava da 25 anni. Il risveglio realizzativo di Kane (che non segnava una doppietta da un anno e mezzo in Nazionale) è un buon segnale in vista della fase finale, dopo che i Tre Leoni avevano sofferto l'intraprendenza della squadra di Shevchenko nel primo tempo per poi domarla con un secondo pressochè perfetto.
Dunque gli ucraini si inginocchiano solo in partita, dopo aver evitato il gesto simbolico in onore per il «Black Lives Matter» che gli inglesi hanno invece ripetuto anche ieri. La favola Danimarca in semifinale e una tra Italia e Spagna, con gare tutte a Londra, saranno gli ostacoli per arrivare ad alzare quella Coppa. Il percorso di avvicinamento dell'Inghilterra alle grandi manifestazioni internazionali è sempre stato un misto di timore e fiducia, ma la squadra guidata da Southgate ha qualità, intensità e gioca un calcio di dominio e controllo. Oltre che essere un buon mix di calciatori esperti e la generazione d'oro di giovani talenti. E ieri, uscita dal guscio della sua fortezza di Wembley e senza gran parte dei suoi supporter, ha anche calato un poker di gol mantenendo ancora la porta inviolata. Crescono così e quotazioni dei Tre Leoni nel borsino dell'Europeo.
Sono poco meno di 12mila gli spettatori all'Olimpico, segno che i controlli operati sullo sbarco «illegale» degli inglesi a Roma sono stati attenti e oculati. Ironia della sorte, tra i tifosi dei Tre Leoni e gli ucraini ci sono anche «infiltrati» tedeschi, quelli che evidentemente avevano acquistato il biglietto prima di conoscere l'esito (infausto per la truppa di Löw) dell'ottavo di finale. Il gol di Kane dopo 4 minuti - su splendido assist di Sterling - sblocca la contesa, l'Ucraina si rende pericolosa soprattutto sulla corsia di destra. Pickford blinda la porta, l'Inghilterra soffre ma resiste provando qualche ripartenza.
Ma è all'inizio della ripresa che la squadra di Southgate innesta la quinta: in cinque minuti colpiscono Maguire e Kane, Henderson puntella il poker al 18'. La squadra di Shevchenko - per lui nessuna rivincita dopo l'eliminazione del 2012 quando era in campo - cerca inutilmente il gol della bandiera.
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