Renault, incontro al buio poi ci lasciamo «guidare»

Clio RS Line aggancia l'auto davanti, quindi fa tutto da sola. Via le mani dal volante per 15 e...

Roberta Pasero

Milano Ed è subito «effetto notte». Però qui non c'è il filtro blu davanti alla macchina da presa che trasforma la luce nel buio e confonde il giorno con l'oscurità, come accade nel cinema. Qui siamo noi. Noi in un una stanza dove tutto all'improvviso si fa nero. Dove la vista si spegne e gli altri sensi si accendono. Dove l'immaginazione consente di colorare il buio di altre emozioni. E persino un caffè conquistato così, senza punti di riferimento, senza rovesciarlo, ha un nuovo sapore.

Un appuntamento al buio per presentare in modo emozionale Nuova Renault Clio V. Quella autonoma, livello 2, il massimo per ora consentito dalla legge. Quella dove puoi lasciarti guidare, merito del sistema Highway and Traffic Jam Companion, attivo da 0 a 160 km, che consente di staccare le mani dal volante 15 secondi non di più, altrimenti scatta l'alert, e dopo altri 30, game over, si disattiva.

«Sono cinque i sensi che ci guidano nella nostra vita, però è la vista che comanda quando siamo al volante, mettendo da parte gli altri quattro. Con la guida autonoma cambia la prospettiva e cambierà maggiormente nel futuro quando non ci sarà più da vedere la strada e si potrà giocare con i nostri altri sensi», spiega Francesco Fontana Giusti, direttore di comunicazione & immagine Renault Italia, che ha ideato questa presentazione mind & sense all'Archivolto di Milano, un tempo libreria d'elezione per architetti e urbanisti che progettano il mondo anche disegnando la linea di confine tra buio e luce. Tra visibile e invisibile.

Ed è da qui che parte il test drive, destinazione futuro. Da Milano a Trezzo sull'Adda, fino al fiume che riflette la centrale idroelettrica Taccani, storico esempio di architettura modernista. Dunque, percorso trafficato tra provinciali, tangenziali e autostrada A4, al volante di Clio RS Line, motore benzina 1.3 TCe da 130 cv e trasmissione automatica EDC, l'unica versione a guida autonoma. Che si basa su tre ADAS, cruise control adattivo per regolare velocità e tenere automaticamente la distanza minima di sicurezza, mantenimento della corsia e frenata automatica (1.300 euro comprensivi anche di sensore angolo cieco, freno di stazionamento elettrico e accessori per il relaxing driving).

Schiacciando un bottone sul volante e impostando il cruise control, Clio «aggancia» l'auto che la precede per mezzo di un sofisticato sistema di radar e telecamera frontale con riconoscimento della segnaletica, poi fa tutto da sola, anche ripartire se la sosta dura meno di 3 secondi senza mai preoccuparsi di agire su sterzo, acceleratore e freni. E poi via le mani dal volante per 15 secondi almeno. Per fare cosa? Poi si vedrà.

«Democratizzare la tecnologia fa parte del Dna di Renault, per questo la guida autonoma arriva sul nostro best seller, la vettura straniera più venduta in Italia, prima dei 15 modelli che entro il 2022 ne saranno dotati», spiega Fontana Giusti. «In realtà, Renault è già pronta con concept car come Symbioz e EZ-Ultimo, livello 4, la vera guida autonoma mind off, senza guardare la strada, e livello 5 come il veicolo robot EZ Pro».

Guidare al buio. Un futuro che qualcuno ha già realizzato.

Come Daniele Cassioli, recordman di sci nautico non vedente dalla nascita e pilota in pista grazie agli occhi di Omar Frigerio, istruttore di drifting, che è stata pure la voce guida del nostro appuntamento al buio. Capita, insomma, di poter fare a meno di guardare. Perché, come scriveva Antoine de Saint-Exupéry, «l'essenziale è invisibile agli occhi. E si vede bene soltanto col cuore».

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