Riecco Paris l'highlander: discesa capolavoro a Kvitfjell

Battuti Odermatt e gli altri svizzeri, a 35 anni conquista la 19ª vittoria nella disciplina più veloce, la 23ª in Coppa

Riecco Paris l'highlander: discesa capolavoro a Kvitfjell
00:00 00:00

«Scusate il ritardo»: così sembra dire Dominik Paris dal gradino più alto del podio della prima discesa di Kvitfjell dove si è issato prima vittoria stagionale dopo 15 mesi di digiuno - lasciandosi dietro tutti, ma proprio tutti quelli che, in questa stagione, sono stati protagonisti. Indubbiamente chi vince è sempre il migliore di giornata, ma se dietro si devono accomodare Marco Odermatt (32/100), Stefan Rogentin (63/100) e, a seguire, anche il campione del Mondo Franjo Von Allmen e uno dei rookie più pericoloso di stagione come Alexis Monney, allora la vittoria, più che piena, è totale. A riprova che Paris ci stava lavorando e non si era mai arreso e che quei due sigilli, sfumati per pochi centesimi, poche settimane fa, a Saalbach 2025, erano proprio il rovescio della medaglia.

Paris gongola: dopo il podio, in superG, di settimana scorsa a Crans Montana, questa è la vittoria numero 23 in carriera, 19ª volta in discesa, la quinta sinfonia (4 discese ed un superG), sulla OlympiaBakken di Kvitfjell. Ieri si recuperava la gara saltata a Garmisch, oggi c'è un bis (Tv alle 10,30, domani ci sarà un superG) dove il campione della Val d'Ultimo spera di fare tutto uguale: grande interprete di pieghe e curve di questo tracciato rock, traiettoria impareggiabile e scorrevole nel tratto centrale della pista, più veloce di tutti nello schuss finale. «Grandioso non lo so, però bello, bello davvero: ho dimostrato a me stesso e penso anche agli altri di essere capace di vincere ed è quello di cui avevo bisogno», ha detto Domme con un sorriso largo che raramente gli era spuntato sul volto quest'anno.

Gli altri azzurri, nell'attesa di conoscere lo stato di forma di Mattia Casse, che lunedì sarà operato al gomito dopo l'ultima caduta, Florian Schieder e Christof Innerhofer pagano oltre 2 e chiudono 18° e 21°, su una neve, ormai primaverile anche in Scandinavia, dove la parola chiave era «essere sensibili», dicono gli azzurri. Dall'altra parte del confine iperboreo, oggi tocca a otto azzurre nel gigante di Are (Tv 9.30 e 12.30), ultima prova fra le porte larghe prima delle finali di Sun Valley. Per due di loro il bottino in palio è ben più dei 100 punti di una vittoria e questo week end sarà fondamentale.

Da leader della generale con 1194 punti sui 943 di Lara Gut-Behrami, si gioca tutto Federica Brignone, già vincitrice a Soelden, Semmering, due volte a Sestriere e quassù regina di Svezia l'anno scorso: «Are mi è sempre piaciuta tantissimo», spiega l'azzurra. Sofia Goggia segna la gara numero 200 in Coppa del Mondo: «Ho il focus sui miei obiettivi», dice la bergamasca che difende il podio in generale e gigante.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica