La riforma post Europeo? Un difensore arabo

Il calciomercato riprende dopo la disfatta degli Europei

La riforma post Europeo? Un difensore arabo
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Dove eravamo arrivati? Ah, già, Spalletti e i campioni europei della nazionale battuti e sbattuti fuori dalla Svizzera, propositi di riforma, fine dell'invasione straniera, avanti i giovani virgulti italiani. Balle estive, si ricomincia come prima, peggio di prima, ultime voci riferiscono dell'interessamento ad un difensore arabo, altri forestieri e nemmeno illustri sono sbarcati, il mercato ha offerto uno scenario di ambulanti, molti prestiti, pagamenti con comode rate, situazioni paradossali per la Juventus che ha istituito la cassa integrazione calcistica, sceneggiata napoletana per Osimhen, nuovo corso milanista, conferma dell'organico interista che si era portato avanti con il lavoro, metà serie A è in mano a stranieri, americani, indonesiani, nord americani, qualcosa si muove ma siamo lontani, per fortuna, dalla realtà inglese, le voci debiti e perdite fanno parte dell'ordinaria amministrazione. La premessa è catastrofica ma, vivaddio ci sono il pallone, il gioco, le partite ad alleviare la depressione o la rabbia. Stavolta non siamo in ritardo, partiamo insieme con la Premier, la Liga, la Ligue 1 e la soddisfazione di vedere la Bundesliga in ritardo di una settimana. Singolare è certamente lo stato di disoccupati di tre allenatori che hanno vinto lo scudetto negli ultimi anni, Pioli, Sarri e Allegri, scomparsi dai radar però potendo godere di vitalizi interessanti, non escludo che la compagnia di giro li reintegri al primo sbandamento. Chissà perché mi è venuto in mente Antonio Conte il quale ha un compito serio, riportare il Napoli là dove si merita, tenere nuovamente a distanza Aurelio De Laurentiis, non è poco, anzi dopo aver ascoltato e letto le dichiarazioni malmostose del salentino tutto potrà accadere. Mette curiosità Fonseca che a Roma nessuno rimpiange ubriachi come ancora sono dell'altro portoghese ex special, già eliminato con il suo Fenerbahce in champions league, con ovvie proteste per un rigore contro all'ultimo minuto. Il Milan è la squadra con un identikit definito, se dovesse arrivare Fofana si rimette in piedi, poche operazioni ma tutte con il fosforo e non la pancia. L'Inter era forte, non si è indebolita, ha aggiunto elementi buoni, non è freschissima di anagrafe. La Juventus è un umarell che assiste ai lavori dinanzi al cantiere della Continassa, finiti i Giochi di Parigi sono da tempo in corso le Giuntoliadi, grandi idee e pochi soldi, il titolare dell'azienda, al secolo Elkann, non tira più fuori un centesimo, si fida di Thiago Motta che ha la sua stessa espressione e capacità di comunicazione. Le romane. Friedkin ha messo in garage l'aereo, Lukaku è partito con voli di linea e dovrebbe sbarcare a Napoli, dodicesimo trasferimento della sua carriera, qualcosa vorrà pur dire, o no? La Lazio è Lotito, negli ultimi due anni ha perso quattro titolari e che titolari, Milinkovic Savic, Immobile, Felipe Anderson, Luis Alberto, non facili da dimenticare, Baroni ha salvato l'Hellas in fallimento dovrà ripetersi a Roma. C'è poi la Fiorentina di Commisso che fa ancora affari (Kean) con gli Agnelli da lui definiti motherfuckers ma sa che money talks. Non ho dimenticato l'Atalanta, fa parte di diritto del gruppo Vip, il risultato europeo ha consolidato l'autostima, resta il dubbio sui contrattempi, infortuni, cessioni. Sentire Gasperini denunciare le manovre di mercato che danneggerebbero la squadra, riduce il tecnico di Grugliasco al ruolo di martire e vittima da e di sempre, ha smascherato, si fa per dire, la trattativa Juve-Koopmeiners e molte tricoteuses si sono eccitate sognando la penalizzazione del club bianconero. Quando lo stesso Gasperini disse che per vincere lo scudetto è necessario fare debiti miliardari e contratti incredibili, le ricamatrici di sopra erano in ferie e i giudici della federcalcio con loro.

Infine, gli arbitri, futuri medici chirurghi, dal momento che una norma, introdotta dai geni internazionali, dice che gli allenatori potranno effettuare una sesta sostituzione se un calciatore dovesse subire un trauma cranico, accertato dai medici. Avremo il Var della sala operatoria?

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