Niente da fare. Il sogno del Settebello di tornare nella finale olimpica a quattro anni di distanza da Londra 2012 si infrange contro la Serbia che, a prescindere dal punteggio finale, infligge una punizione pesante a Tempesti e compagni. Una gara mai in discussione fin dal primo tiro in porta. Azzurri assolutamente in balia dei serbi che vendicano così la sconfitta patita proprio in semifinale nella scorsa edizione dei Giochi. Per l'Italia resta la possibilità del bronzo da giocarsi contro il Montenegro, già battuto 6-5 nel girone eliminatorio. Campagna dovrà lavorare soprattutto sulle testa di una squadra che, salvo qualche sporadico sprazzo nel finale, non è praticamente scesa in acqua in una sfida che si sapeva difficile ma non fino al punto di essere così squilibrata. L'inizio per l'Italia è da incubo. Prlainovic e Nikic portano subito la Serbia sul 2-0 e mentre dagli spalti i tifosi brasiliani fanno partire il coro 'Italia-Italià i serbi puniscono una terza volta con Pijetlovic. Nemmeno la pausa fra primo e secondo quarto serve a scuotere gli azzurri, in rottura prolungata. La Serbia la mette sul fisico in difesa e fa girare la palla velocemente in attacco mentre l'Italia arranca. Filipovic, Mitrovic e Prlainovic dilatano il punteggio fino al 6-0 che ha i contorni di un umiliazione. Il primo gol azzurro, segnato da Valentino Gallo ad 1'52" dall'intervallo lungo, viene festeggiato come un boato. Subito dopo arriva quello di Velotto che porta le squadre alla pausa sul 6-2. Campagna decide di cambiare in porta. Fuori Tempesti dentro Del Lungo. In attacco il Settebello continua a faticare mentre Nikic si inventa un gol da antologia per il 7-2 che blocca sul nascere qualsiasi sogno di rimonta leggendaria. Il quarto ed ultimo periodo è poco più che un allenamento. Presciutti apre le marcature per l'Italia ma Filipovic gli risponde subito e Jaksic riporta a sei le marcature di differenze fra le due squadre (9-3). Le reti di Velotto e Figlioli (9-5) sono l'ultimo disperato tentativo del Settebello prima del missile di Mandic (10-5) che manda i titoli di coda. I gol finali di Presciutti, Gallo e Bodegas (8-10) servono solo per le statistiche e per rendere la pillola meno amara. La Serbia fa festa in acqua mentre l'Italia esce a testa bassa. Una giornata da dimenticare in fretta.
Rio 2016: siamo agli sgoccioli dell'Olimpiade, ma l'Italia ha ancora diverse possibilità di andare a medaglia. Oggi gli azzurri nutrono flebili speranze di conquistare il podio nelle finali della canoa dove, in tre diverse discipline, sono impegnati 5 italiani: Giulio Dressino e Nicola Ripamonti nella finale K2 1000 metri, Carlo Tacchini nella finale B C1 200 metri e Mauro Crenna e Alberto Ricchetti nella finale B K2 200 metri. Infine, alle ore 4:59 italiani i nostri Daniele Lupo e Paolo Nicolai giocheranno la finale di beach volley contro la fortissima coppia brasiliana Schmidt-Cerutti. Ecco gli appuntamenti degli azzurri.
Salto in alto: Alessia Trost e Desiree Rossit si sono qualificate per la finale del salto in alto alle Olimpiadi di Rio in programma sabato. Trost ha raggiunto la quota di 1.94 m al primo tentativo, la Rossi ha invece superato la quota di qualificazione al terzo tentativo.
Canoa sprint: Nella finale B del C1 200, invece, Carlo Tacchini si piazza 7° in 40"733. Nel K2 200, sempre finale B, Mauro Crenna e Alberto Ricchetti si sono classificati quinti (35"516).
Canoa K2 200 metri: Saul Craviotto e Cristian Toro hanno vinto la medaglia d'oro nel K2 200 metri ai Giochi di Rio 2016.
spalle i britannici Liam Heath e Jon Schofield (32"368) e i lituani Aurimas Lankas ed Edvinas Ramanauskas (32"382). Tredicesimo posto complessivo per gli azzurri Mauro Crenna e Alberto Ricchetti (35"516) giunti quinti nella finale B.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.