La Roma vede rosso e non trova il gol

Fonseca attacca l'arbitro Maresca: "Accadute cose incomprensibili..."

La Roma vede rosso e non trova il gol

Una Roma stanca e un po' «annacquata», a dispetto della pioggia che dà tregua pochi minuti dopo l'inizio del match. Una Roma che manca il sorpasso in classifica al Sassuolo, complice una prova in chiaroscuro. È vero però che la gara dell'Olimpico ruota tutta attorno all'episodio dell'espulsione di Pedro Rodriguez: è il primo rosso in 351 gare di club tra Liga, Premier League e Serie A, lo aveva subito solo in Community Shield e Coppa di Lega inglese. Dopo 40 minuti la Roma si ritrova in dieci - e alla fine del tempo finirà in tribuna pure Fonseca che contesta con vigore all'arbitro Maresca il primo giallo inflitto allo spagnolo - ma da quel momento in poi giocherà meglio, creando qualche occasione e non lasciandone nessuna al Sassuolo. Gli emiliani sono ancora senza un vero nove davanti (le assenze cominciano a farsi pesare, come sottolineerà alla fine De Zerbi) e mostra un palleggio forse esagerato, tanto che alla fine vanterà oltre 150 passaggi in più degli avversari. «Non stiamo bene e nel secondo tempo siamo stati parecchio disordinati», così il tecnico dei neroverdi.

Finisce 0-0 ma non mancano le emozioni. Il Var toglie i gol a Mkhitaryan (fallo di Dzeko su Locatelli) e Haraslin (fuorigioco di partenza dello slovacco entrato in campo da appena 45 secondi), Dzeko tocca con il corpo la conclusione di Spinazzola e la palla termina sul palo, Pegolo nega al bosniaco il gol che gli manca in campionato dal 26 ottobre (rete a Milano contro i rossoneri). «Devo fare i complimenti alla squadra, non era facile giocare su un campo pesante e in dieci, abbiamo avuto le principali occasioni per fare gol e una buona organizzazione difensiva», così Fonseca. Amareggiato dall'arbitro Maresca: «Gli episodi parlano da soli, ci sono cose incomprensibili, ha sbagliato sul primo giallo a Pedro, manca un rosso a Obiang (effettivamente graziato dal direttore di gara, duro il contrasto su Pellegrini, costretto a uscire in anticipo, ndr) e poi sul rigore non ho dubbi (tocco di mano di Ayhan in area, ndr). Posso capire che l'arbitro possa non vedere, ma in situazioni di dubbio c'è comunque il Var. E poi non si può finire il primo tempo con 4 gialli su appena 5 falli commessi. La mia espulsione? Ho detto a Maresca che ci voleva più equilibrio sulla situazione del primo cartellino a Pedro».

Alla Roma in questo momento manca soprattutto il cinismo e un po' di lucidità, anche se il brutto ko di Napoli sembra già alle spalle.

E Lorenzo Pellegrini, che per l'intervento di Obiang ha riportato una trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra, tartassato dai tifosi nelle ultime settimane, ha risposto su Instagram: «Voi continuate a parlare e insultare tutti, noi continuiamo a correre e lottare per questa maglia». Il Sassuolo, senza bomber Caputo, perde molto del suo potenziale, ma al momento si tiene attaccato al trenino di testa.

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