Road to Munich (la strada per Monaco, citando la scritta pubblicitaria comparsa in tutti i campi della Champions) passa attraverso la lotteria dei rigori. Che premia giustamente il Bayern, guardando alla doppia sfida: decisivi gli errori sui primi due tiri di Ronaldo e Kakà e lo sbaglio fatale di Sergio Ramos, oltre alle parate di Neuer più efficaci di quelle del collega Casillas sui penalty di Kroos e Lahm (Schweinsteiger non sbaglia quello che vale la finale).
Ci si aspettava l’ottavo episodio stagionale- il più prestigioso e finora inedito - del Clasico spagnolo. Il 19 maggio saranno invece i tedeschi e il Chelsea a giocarsi la Coppa all’Allianz Arena. La casa dei bavaresi, gli unici nella storia della Champions a giocare la finale sul proprio campo, i primi dopo 28 anni nel racconto del trofeo dalle grandi orecchie a eguagliare la Roma. Partita capolavoro dei bavaresi al Bernabeu, come lo era stata una settimana prima a Monaco, con Jupp Heynckes che riesce ad abbattere il tabù con le spagnole (fino a ieri 4 eliminazioni su quattro). Schiaffo a Mourinho che perde la terza semifinale in carriera e manca il possibile doblete dopo il successo ormai certo nella Liga. Un’altra squadra al cospetto del Real nel catino del Bernabeu e sotto di due reti dopo appena un quarto d’ora sarebbe stata una sorta di vittima sacrificale. Non il Bayern, non questo Bayern tignoso e con individualità di grande rilievo. Compresi Ribery e Robben, capaci di litigare nell’intervallo della sfida di andata (e beccarsi 50mila di euro di multa) ma altrettanto professionali nel cancellare l’accaduto. Per il Bayern sarà la nona finale della suastoria, mapagherà dazio con le squalifiche di Badstuber, Luiz Gustavo e Alaba.
La certezza che il risultato dell’andata avesse «apparecchiato» una grande sfida di ritorno è subito confermata. Partita bellissima, avvincente e intensa: il Real offre i soliti segmenti di gioco brillante in cui fa mancare il respiro agli avversari, il Bayernrispondeconondatepericolose che fanno tremare il Bernabeu. Non è certo rassicurante per gli uomini il doppio vantaggio costruito da Cristiano Ronaldo ( all’80ªpartitadiChampions) in14minuti: rigore «trovato» da Di Maria per il tocco di mano di Alaba, comodo appoggio in rete su assist di Özil dopo un rimpallo tra Khedira e Kroos. Per l’asso di Funchal 142 reti in 140 partite con i madridisti, 10 su 10 sfide di Champions stagionali ma anche il penalty fallito nella lotteria finale. I bavaresi reagiscono benissimo: dominano nel possesso palla, ma soprattutto prendono il sopravvento mettendo alle corde il Real. Robben sbaglia clamorosamente sotto porta, Casillas si oppone benissimo alla conclusione di MarioGomez. Il quale si procura un penalty ( irruento Pepe nell’intervento in area) trasformato dallo stesso Robben che riequilibra il risultato dell’Allianz Arena. Nel prosieguo del match, le due squadre sono più guardinghe anche se non rinunciano ad offendere.
Neuer si supera su Benzema, ma è il Bayern che spinge di più costringendo gli avversari nella propria metà campo, tanto da far arrabbiare Mourinho. Sui titoli di coda, Mario Gomez viene «murato» dai centrali del Real.
Poi, con le squadre esauste, l’epilogo dei rigori favorevoli al Bayern che per la sesta volta elimina i Galattici dall’Europa e si vendica così di Mourinho, uscito vincitore due anni fa con l’Inter dalla finale, proprio a Madrid.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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