Il Lione di Rudi Garcia sta faticando e non poco in campionato dove attualmente occupa l'undicesimo posto a quota 34 punti a pari merito con il Nantes e a meno 4 dal Monaco attualmente quinto. La squadra dell'ex tecnico della Roma, dunque, sta zoppicando in Ligue 1 ma avrà la grossa chance di giocarsi gli ottavi di finale di Champions League contro una delle favorite alla vittoria finale e che Rudi Garcia conosce molto bene: la Juventus.
Mercoledì 26 febbraio i bianconeri saranno ospiti del Lione con Rudi Garcia che ai microfoni del Corriere dello Sport ha analizzato la partita d'andata che disputerà la prossima settimana: "Come si ferma CR7? Si ferma alla frontiera, se decide che Lione non gli piace e non vuole giocare qui. Scherzi a parte, si può contenere con una fase difensiva di squadra. Inutile ingabbiare lui se devi lasciare spazio a Dybala o Higuain".
Garcia ha poi ricordato il suo periodo a Roma ricordando il suo rapporto con Francesco Totti: "Ne ho sentite tante sul nostro rapporto. Che in realtà è sempre stato buono. Quando firmai per la Roma, gli chiesi se avesse ancora motivazioni alte. Mi rispose che avrebbe desiderato vincere, proprio come me. Totti non è mai un problema, semmai una soluzione. Niente dura per sempre, però fa un certo effetto perché il senso di appartenenza è importante a Roma. Forse l’addio poteva essere gestito meglio".
L'ex allenatore dell'Olympique Marsiglia è poi tornato a parlare di quella famosa sfida contro la Juventus dove il tecnico francese si esibì mimando il gesto del violino nei confronti dell'arbitro Rocchi. Garcia ha detto a chiare lettere che con il Var tutto sarebbe stato diverso: "Non lo so se avremmo vinto lo scudetto, ogni epoca fa storia a sé. Come si dice in Francia, con i “se” si chiude Parigi dentro una bottiglia".
Garcia ha poi negato di aver avuto la sensazione che in Italia gli arbitri favorissero la Juventus: "Mai avuto la sensazione che gli arbitri italiano favorissero i bianconeri. Ma con il Var gli arbitraggi sono più giusti.
Una cosa che noi allenatori chiediamo agli arbitri è di non accontentarsi del silent check. Dovrebbero andare a rivedere tutti gli episodi contestati invece di aspettare in mezzo al campo la conferma. Altrimenti l’arbitro vero diventa il Var".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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