Grave episodio di razzismo a Cairo Montenotte, in provincia di Savona, dove una partita di calcio è stata sospesa due volte dall'arbitro per cori razzisti indirizzati a un portiere 14enne di origine sudamericana. All'estremo difensore del Priamar di Savona erano indirizzati costantemente insulti come "nero di m****" da un gruppo di coetanei dalle tribune, che hanno costretto il direttore di gara a interrompere il gioco.
Le reazioni
La madre del ragazzo ha denunciato l'episodio: "Mio figlio è ferito e amareggiato, è un episodio vergognoso che non merita altri commenti se non un intervento deciso della Federazione, non si possono accettare certi episodi". Sono arrivate le scuse da parte della Cairese, il cui direttore generale ha dichiarato a IlsecoloXIX: "Condanniamo il gesto. Nessuno deve permettersi di discriminare un'altra persona, ragazzo o adulto, per il colore della pelle. I nostri dirigenti sono subito intervenuti. La Cairese ha fatto dell'accoglienza una delle sue priorità". Sul caso è intervenuto anche Gianfranco Pusceddu, fautore del progetto 'Alfabeto a colori nello sport': "Il calcio è integrazione. Conosco bene Laoretti ed è una persona che sa insegnare sport e rispetto ai suoi ragazzi". Infine la Cairese - mediante un post sul profilo Facebook - ha tenuto a ribadire la propria lontananza dai principi che quel gesto ha esplicitato: "L’ASD Cairese vuole ancora una volta condannare l’atteggiamento tenuto sugli spalti da questi pseudo tifosi, esprimendo la più grande vicinanza al portiere del Priamar.
Nel calcio così come nella vita, non esistono differenze di colore della pelle, etnie, religione ecc, solo un pallone, due squadre, voglia di divertirsi e di vincere. Uniti tutti insieme, solo così possiamo porre fine a questa dilagante piaga del razzismo!".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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