''L'Operazione Oikos ha truccato la partita tra Cagliari e Frosinone in Serie A'', è la clamorosa indiscrezione del quotidiano El Pais, il cui titolo non lascia spazio ad alcun dubbio.
Lo scandalo di calcio scommesse esploso in Spagna, che aveva portato nelle passate settimane all'arresto del presidente dell'Huesca e di diversi giocatori di Liga e Segunda divisione, investe anche il campionato italiano. La partita sospetta è Cagliari-Frosinone dello scorso 20 aprile, vinta dai sardi per 1-0 grazie al rigore trasformato da Joao Pedro al 27' del primo tempo, un penalty descritto così dal quotidiano spagnolo ''il laterale destro del Frosinone, Francesco Zampano, investe in modo un tantino incauto un attaccante''.
L'accusa poggia su un paio di intercettazioni contenute nelle carte dell'inchiesta dell'Operacion Oikos alle quali ha avuto accesso il giornale madrileno. Secondo il País gli inquirenti sono convinti che Carlos Aranda, ex giocatore considerato il capo dell'organizzazione che si occupa delle scommesse, appoggiandosi su Mattia Mariotti, un romano residente a Malaga, la città di Aranda, sia riuscito ad arrivare ai giocatori del Frosinone convincendoli ad aggiustare la gara col Cagliari.
Alla conclusione la polizia spagnola sarebbe arrivata attraverso alcune intercettazioni: nella prima ''L'italiano assicura lo spagnolo sul fatto di poter arrivare ai tesserati del club laziale attraverso 'il capellone' un suo amico che gestisce scommesse clandestine e al quale il team manager del Frosinone dovrebbe un'ingente quantità di denaro''; nella seconda ''Aranda dice a una sua collaboratrice che gestisce le agenzie di scommesse che l'ex giocatore ha a Malaga, di scommettere alcune migliaia di euro sulla vittoria del Cagliari''.
In attesa della prosecuzione delle indagini, è arrivato il comunicato del Frosinone che dichiara ''con assoluta fermezza, la propria e dei propri tesserati, assoluta estraneità a qualsivoglia fenomeno di
alterazione di gare e/o di agevolazione di scommesse sportive'' e ''con ogni più ampia si riserva di tutelare la propria immagine ed onorabilità presso ogni sede, sportiva e statuale, nazionale ed internazionale''.Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?
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