Il rinvio di Inter-Sassuolo è una notizia in linea con la situazione grave ma niente affatto seria del nostro calcio. Il fallimento delle squadre italiane in champions league diventa un colpo di fortuna, perché meglio è non esportare il prodotto made in Italy che è ormai contraffatto. È contraffatto il campionato, è contraffatto il protocollo della federcalcio, è contraffatta la battaglia per i diritti tivvù, è contraffatto il Var. L'Inter si risveglia con quattro positivi dopo il tampone, altri nerazzurri sembrano a rischio, il virus è definito, a termini di protocollo si potrebbe giocare ma Frattini e la sua orchestra, dunque il Coni, hanno fatto giurisprudenza affrontando, si fa per dire, il caso Juventus-Napoli. Dunque le aziende sanitarie locali hanno preso la prevalenza e spiazzano continuamente la Lega dei professionisti. Altre partite, nella stessa città, Milan-Juventus per dire, sono state regolarmente disputate nonostante la presenza di due positivi per squadra (Alex Sandro, Cuadrado, Rebic, Krunic) ma l'Asl di Torino dichiarò testualmente: «Non è un focolaio che è un'altra cosa. Siamo lontani anni luce dal creare problemi alla salute pubblica. C'è un protocollo e si può applicare». Ma, come diceva Massimino, presidente del Catania, «c'é chi può e chi non può, Io può».
Ecco, nel nostro bel mondo del football esistono molti Massimino, distribuiti tra nord e sud, il virus ha contagiato le menti che non trovano un accordo nemmeno per pagare il conto del bar e litigano per i milioni di Sky o di Dazn, come se nulla stia per accadere nelle casse dei loro club, anche perché gli stessi dirigenti chiedono elemosine come agevolazioni fiscali, vengono supportati e sopportati dalla banche, fingono la bella vita e fanno i furbi con i tamponi.
Venendo agli ultimi fatti, per evitare la comica finale del Sassuolo pronto a presentarsi a San Siro, domani sera, in osservanza del regolamento, ma ritrovandosi con i cancelli chiusi, la Lega si è concessa un sussulto burocratico e ha reso ufficiale il rinvio, ovviamente a data da destinarsi (un'ipotesi è il 7 aprile quando è in programma anche Juventus-Napoli), come è stata costretta a fare per altre partite, non per propria decisione ma per volontà di altre istituzioni, dalle Asl al collegio di garanzia dello sport, organi che sono diventati i grandi manovratori di questo giuoco ormai intossicato dai furbi. E il caso Inter avrà ripercussioni anche sulle Nazionali con l'Ats che ha bloccato i nerazzurri, in caso di tamponi negativi se ne riparlerà lunedì.
Che il campionato risulti falsato, nel suo regolare sviluppo, è evidente anche a chi provenga dalle isole Far Oer, per la prima volta nella storia verrà giocata nel girone di ritorno una partita del girone di andata, trattasi di Juventus-Napoli che non ha nulla di letterario come il rigore più lungo del
mondo di Osvaldo Soriano, invece è un cinepanettone (qualunque riferimento ad Aurelio de Laurentiis è puramente casuale). Si prosegue già stasera con Parma-Genoa, sfida per salvarsi. Visto il panorama, salvarsi da che cosa?
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