Serie A, Cellino tuona: "Se mi costringono a riprendere ritiro il Brescia"

La Serie A potrebbe ripartire a fine maggio ma è ancora tutto in bilico. Cellino annuncia: "Questa è una scelta folle, sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia"

Serie A, Cellino tuona: "Se mi costringono a riprendere ritiro il Brescia"

Il mondo del calcio si è dovuto fermare per via della pandemia da coronavirus e a oggi non si sa quando e se ripartirà la Serie A. Figc, Lega e i vari club vogliono trovare al più presto una soluzione anche se tutti, nessuno escluso, in questo momento dipendono dalla regressione di questo terribile virus che sta mettendo in ginocchio l'Italia e il mondo intero. Nella giornata di ieri il presidente della Figc Gabriele Gravina, ai microfoni di TWM Radio, ha azzardato una data: "La priorità assoluta è la conclusione dei campionati. L'ipotesi è partire dal 20 di maggio o i primi di giugno, per finire a luglio. Si parla addirittura di agosto e settembre, io ho precisato che mi dispiacerebbe correre il rischio di compromettere un'altra stagione per salvare questa".

Tra i vari club di Serie A c'è chi vuole ripartire a tutti i costi, sempre virus permettendo, come la Lazio di Claudio Lotito e il Napoli di Aurelio De Laurentiis, c'è chi ha poi posizioni più attendiste come la Juventus di Andrea Agnelli, l'Inter di Zhang, il Milan di Elliott e chi invece vorrebbe chiuderà qui come il presidente del Genoa Enrico Preziosi, quello della Sampdoria Massimo Ferrero e soprattutto quello del Brescia Massimo Cellino si era già espresso nei giorni scorsi annunciando come per lui il campionato fosse finito.

Cellino tuona

Il Governo ha vietato gli allenamenti fino al 13 aprile almeno e dunque la ripresa si fa sempre più lontana con la fine di aprile che sembra essere la soluzione più quotata. Domani la Lega Serie A ha in programma una nuova assemblea ma diversi club sono orientati verso il no soprattutto se si andrà oltre il 30 giugno come data finale della stagione 2019-2020.

Tra questi presidenti che sicuramente diranno no alla ripresa del campionato c'è Massimo Cellino che ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha tuonato: "Ci siamo fermati, nessuna squadra tornerà come prima, gli stadi a porte chiuse, in più c'è il rischio per la salute degli atleti. Per me tornare all'attività è una pura follia. Se ci costringono sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più.

Questa stagione ormai non ha più senso". Nel mirino del numero uno delle Rondinelle ci sono sia i vertici Uefa che i colleghi italiani rei a suo dire di non aver realmente compreso la gravità del problema.

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