Il Bologna di Sinisa Mihajlovic ha sfiorato l'impresa contro la Juventus visto che fino al minuto 94 il punteggio recitava: 0-1 in favore dei rossoblù. Le due espulsioni degli ospiti comminate dall'arbitro Sacchi ad Adama Soumaoro e Gary Medel hanno poi pesato come un macigno nel finale di gara con la Vecchia Signora che ha raggiunto il pari con Dusan Vlahovic che ha corretto in rete di testa la rovesciata di Alvaro Morata. Se l'espulsione del difensore francese di origini maliane è avvenute per un normale fallo di gioco, quella del cileno Medel ha del tragicomico. L'ex Inter, infatti, si è fatto espellere dal direttore di gara per un eccesso di proteste e subito dopo ha addirittura perso la testa cercando il contatto fisico con l'arbitro.
La ricostruzione
Minuto 80' Morata si invola verso l'area di rigore del Bologna e viene steso al limite dall'intervento in scivolata di Soumaoro con il pallone che carambola sui piedi di Cuadrado che a porta vuota centra l'incrocio dei pali. L'arbitro Sacchi viene richiamato dal Var all'on field rewiev per andare a rivedere il contatto tra il difensore dei felsinei e l'attaccante spagnolo. Dopo aver rivisto le immagini Sacchi espelle Soumaoro ma non concede il penalty alla Juventus, ma solo la punizione dal limte.
Medel, vedendo il cartellino rosso sventolato in faccia al compagno di squadra e pensando al calcio di rigore assegnato in favore della Juventus, perde la testa e inizia ad inveire nei confronti del direttore di gara che dapprima cerca di spiegarli come non sia calcio di rigore, in un secondo momento lo ammonisce e, dopo esser stato mandato palesemente a quel paese, Sacchi lo espelle dal campo.
Ma cosa vuole questo sgorbio con la faccia da cavallo? Se realmente gli arbitri erano della #Juve, come dice lui, ora eravamo al 1º posto posto con 10 punti di vantaggio, ed invece siamo solo al 4º posto con una marea di partite rapinate ai nostri danni! #Medel #JuventusBologna pic.twitter.com/osKJyUH7t8
— Juventus Fans (@_juventusfans) April 17, 2022
Medel dopo essere stato espulso, non pago del danno già commesso nei confronti della sua squadra, mette le mani addosso a Sacchi con il compagno di squadra Theate che lo prende fisicamente e lo accompagna a bordo campo.
Il cileno, nonostante tutto, continua a parlare e sbraitare: "Por la Juventus, por la Juventus" ("Siete della Juventus"), le due parole dell'ex Inter nei confronti del fischietto. Per questa stagione l'ex Cardiff rischia grosso e una lunga squalifica di almeno tre o quattro giornate.
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