Spagna e Germania, ma siamo all'altezza?

Amichevoli coi migliori: i sogni possono finire prima dell'Europeo

Spagna e Germania, ma siamo all'altezza?

Spagna e poi Germania. Nel «garage» di Coverciano, tanto per usare la metafora di Antonio Conte, si prepara la macchina azzurra per due Gran Premi di difficoltà massima. I campioni d'Europa e i campioni del Mondo in carica, due test mica da ridere. Considerando anche i precedenti azzurri nelle sfide con le big, anche se i ko sono arrivati lontano dall'Italia. Il ct prova a far dimenticare il suo addio preparando al meglio la spedizione europea, partendo subito da due tra i peggiori avversari possibili: tra stasera a Udine con le Furie Rosse abili nel palleggio e martedì a Monaco con i teutonici classe e potenza, essendo orfano di Chiellini, Barzagli, Marchisio e Verratti, Conte si aggrappa all'orgoglio italico e inizierà a verificare i rincalzi per cercare di colmare l'evidente handicap di partenza: «Dobbiamo sfruttare questa situazione di emergenza per avere delle risposte importanti, mi aspetto di vedere in campo quello che abbiamo provato in questi giorni».Sì, perchè il serbatoio da cui attingere non è sterminato e quei pochi ma buoni reclutati dal ct pugliese non sono tutti calciatori di grande esperienza a livello internazionale.

Tanto per fare un esempio, stasera l'Italia avrà in campo un solo elemento ancora in corsa per la Champions League, per di più un oriundo: è il Thiago Motta del Psg, che aveva concluso la sua avventura azzurra il 24 giugno 2014 a Natal, giorno della disfatta mondiale in Brasile che portò dimissioni a raffica. Conte, a caccia di alternative importanti, ha ripescato il centrocampista italo-brasiliano che è al primo posto nella classifica di passaggi completati in questa Champions (764 su 817, il 94 per cento). Il suo nome non scalda i tifosi azzurri: alla sua precisione e sapienza tattica fa da contraltare una velocità non elevata e un modo di giocare quasi compassato, dunque poco spettacolare. Tutto il contrario di ciò che predilige Conte (che vuole un centrocampo più dinamico), attualmente però a caccia anche di qualità.E se si parla di qualità, la Spagna e la Germania ne hanno da vendere. Su 25 calciatori convocati per l'amichevole di Udine, 15 (erano 16 ma Busquets è tornato a casa per infortunio) i calciatori convocati da Del Bosque che sono ancora impegnati nelle Coppe e di questi presumibilmente almeno 5 saranno in campo stasera.

Anche il ct spagnolo sta facendo qualche esperimento in vista degli Europei - la chiamata dopo sei anni per il «vecchietto» Aduriz, una sola presenza con la Roja, e la promozione del 22enne Alcacer, già sei gol in 11 partite con la Nazionale, pure non molto impiegato al Valencia -.

Dei 27 chiamati da Löw per l'amichevole con gli azzurri, 12 (erano 13 prima dell'esclusione per motivi disciplinari di Kruse del Wolfsburg) saranno in campo da aprile a caccia dei trofei continentali. E non ci sarà Schweinsteiger, a rischio anche per la prima partita degli Europei per una lesione al legamento del ginocchio destro.

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