Quella di stasera non è una partita. Vale molto di più. Gli italiani non sono abituati a guardare i mondiali da spettatori. La storia del calcio parla chiaro: 4 titoli e sei finalissime in tutto. Un'assenza degli azzurri da una fase finale dei mondiali sarebbe un vero disastro. Forse sarebbe lo specchio di un calcio ormai ben lontano dai talenti di casa nostra e forse più orientato al talent scouting che guarda all'estero. Ma tant'è: stasera c'è una partita da vincere. Giampiero Ventura è un uomo di poche parole. Non avrà forse il carisma alla Conte, ma in tanti provano a trovare conforto in un paragone con Bearzot: bistrattato prima dei mondiali, con la coppa tra le mani a Spagna 1982. Le scelte tecniche dell'allenatore della Nazionale spesso sono state messe in dubbio. Ma mai come stasera gli occhi saranno puntati sull'undici che Ventura deciderà di schierare. E così cominciano ad arrivare le prime indiscrezioni sulle scelte di Ventura. Si parte da una certezza: il reparto arretrato. Buffon tra i pali e a far da guardia ci saranno Barzagli, Chiellini e Bonucci con una frattura al setto nasale rimediata in Svezia 72 ore fa. Ribaltato il centrocampo con due novità: ci saranno Florenzi e Jorginho. Conferme invece per Candreva, Darmian e Parolo. Out De Rossi. Occhio a Insigne: potrebbe partire ancora una volta dalla panchina.
Deluse le apsettative di tanti tifosi azzurri che speravano in suo impiego sin dal primo minuto. C'è anche una grande novità in attacco. Gabbiadini prenderà il posto di Belotti per affiancare Immobile. San Siro attende in silenzio il miracolo azzurro.
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