Casey Stoner e la Ducati, odi et amo: ancora una volta il rapporto tra le due parti potrebbe finire, come già accaduto otto anni fa. E come allora, zampino potrebbe averlo messo la Honda.
Durante alcune interviste di questi giorni, il campione del mondo 2007 con la Ducati e 2011 con la Honda si è lamentato del suo ruolo in Rosso, ormai troppo defilato: “Non voglio essere un poster per l’azienda, il motivo del mio ritorno era lavorare duramente per permettere a Ducati di vincere un altro mondiale”.
Stoner ha fatto notare, come già accaduto pochi mesi fa con Lorenzo, di come i suoi consigli non siano stati seguiti: “mi sembra che non utilizzino i dati e le indicazioni che fornisco”.
Come un eco alle parole pronunciate a inizio 2018 dal campione spagnolo, frustrato dalla mancanza di risultati non arrivati, secondo lui a causa della sordità alle sue richieste.
I problemi fisici di Casey, a seguito di una vecchia caduta che rende la spalla soggetta a frequenti lussazioni, rendono pericoloso e complicato più che mai per lui salire in moto.
Da febbraio infatti, a seguito di una operazione, non aveva più potuto guidare: motivo ulteriore per chiedersi se avesse senso rischiare ulteriori problemi con una Ducati così restia a mutare per ascoltarlo.
Nel mentre, ancora una volta Honda si è fatta avanti in maniera informale attraverso il suo team principal Alberto Puig, dimostrandosi più che propensa a ingaggiare nuovamente Stoner se volesse collaborare con loro.
Attualmente Stefan Bradl è il
collaudatore per la MotoGP della casa giapponese, che intende rinnovargli il contratto: ma la questione Stoner si è dimostrata un’opzione valida a prescindere nel caso l’australiano ancora una volta, ne accettasse la corte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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