Su tre canali fino all'alba, nuoto, atletica e poco calcio

Jacopo Granzotto

È un anno che la Rai ci martella con Rio 2016. Senza più spot sul canone, bisognava trovare altri tormentoni. Solo che adesso ci si aspetta qualcosa di davvero speciale. Che non sia la solita abbuffata di nuoto e atletica (discipline accessibili nei contratti televisivi) interrotta dai presumibili momenti medaglia di scherma e tiro a volo. In effetti, dando uno ai palinstesti Rai presentati ieri al Coni, il rischio di buchi sussiste. Intanto ci sono sport non pervenuti: oltre al calcio (al solito) mancano pallamano, golf, rugby e hockey. Lo sport è di tutti e ci sono appassionati di queste discipline che se ne fregano se non ci sono italiani in ballo. Chiusa parentesi. Ma ieri si è parlato molto di medaglie. L'asticella di Malagò è a quota 25, «per restare nella top-ten». Peccato non aver specificato il metallo, perchè 20 argenti e 5 bronzi contano meno di un titolo olimpico.

Quanto al palinsesto ci sarà di che ubriacarsi di dirette. Dal 5 al 21 agosto la Rai precetta Rai2, Raisport1 (anche rete parolimpica) e Raisport2 per una copertura garantita da 200 accreditati. Considerato il fuso orario con 5 ore di differenza tra Italia e Brasile, va tenuto conto che molte delle gare che assegneranno medaglie si disputeranno tra l'una e le 5 del mattino.

Tecnicamente il programma delle dirette comincia su Raisport1 e Raisport 2 alle 12,30 (un'ora dopo si aggrega anche Rai2) con le telecronache delle gare diurne che andranno avanti fino alle 23. Dopodichè spazio fino alle 6 alle gare notturne.

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