Suicidio Napoli, domenica è già festa Juve?

Azzurri inguardabili, Ancelotti precipita a -11 da Sarri. Colpo salvezza, l'Empoli ringrazia

Suicidio Napoli, domenica è già festa Juve?

Empoli Il Napoli è caduto inaspettatamente, non perdeva dal 3 marzo al San Paolo con la Juventus e in trasferta addirittura dal 26 dicembre a San Siro con l'Inter. Affare scudetto praticamente chiuso con la Juventus avanti di 18 punti a 8 gare dalla fine e che domenica (se batte il Milan sabato e il Napoli dovesse perdere ancora) potrebbe già festeggiare il tricolore. De Laurentiis non c'era perché trattenuto in ospedale per alcuni controlli di routine al Policlinico Gemelli. Ma l'Empoli ha meritato il trionfo, pesantissimo in quota salvezza, allungando così la striscia positiva casalinga (3 vittorie e 2 pareggi). Anche il conto degli angoli (8-2 per l'Empoli) la dice lunga sul canovaccio della partita.

Probabilmente per il Napoli le assenze sono pesate: Albiol, Insigne, Ghoulam, Diawara e Chiriches, non proprio poca cosa. Però anche il piccolo Empoli ha avuto i propri contrattempi: ha perso Dragowski poco prima della partita ed è andato a far compagnia a La Gumina, Rasmussen e Michedlidze.

Nei primi sei minuti l'Empoli ha battuto due corner, gli uomini di Andreazzoli hanno messo nella sfida più voglia di cercare il gol, nonostante che la loro mente, Bennacer, fosse controllato da Ounas. Il Napoli ingessato sulle corsie e troppo lento nel mezzo ha incontrato più difficoltà del previsto. Farias ha pescato il gol, con la complicità di Malcuit che non ha chiuso in area e di Zielinski che ha deviato col braccio la traiettoria maligna del tiro empolese. Nemmeno il vantaggio toscano ha scosso il Napoli da un torpore francamente inspiegabile: la squadra di Andreazzoli ha sprecato il colpo del ko poco dopo con Caputo, assist di Farias, ma l'attaccante dell'Empoli solo davanti a Meret ha consentito al portiere del Napoli di fare una gran parata. Uno dei migliori fino a quel punto era stato Krunic, ma si è infortunato (al suo posto Brighi).

Se non hai idee ti devi affidare all'estro dei tuoi uominI: Zielinski, grande ex, da quasi trenta metri ha fabbricato un siluro sul quale Provedel avrebbe potuto far meglio. Il pareggio del Napoli è arrivato così. Subito dopo Ounas per questione di centimetri non ha raddoppiato.

Ancelotti nell'intervallo non è riuscito a cambiare l'atteggiamento della squadra perché l'Empoli con Pajac e Caputo è andato vicinissimo al nuovo vantaggio: Meret ha chiuso in angolo nelle due occasioni. Proprio dopo l'ultima, al quarto corner, l'Empoli ha fatto centro: Bennacer dalla bandierina, testa di Di Lorenzo (terzo gol in campionato per il difensore nella sua prima stagione in A).

Il tecnico del Napoli ha buttato dentro Fabian Ruiz e Mertens, i partenopei hanno aumentato la pressione con Zielinski e Milik, ma Provedel ha murato bene. Empoli sempre in partita, con strappi veri in contropiede, tanto che Farias ha avuto un'altra chance nitida con Meret protagonista.

Nel finale Ancelotti con Verdi è passato al tridente, si è abbassato Callejon, ma la festa è stata tutta empolese. Che prende tre punti d'oro nella sempre più appassionante lotta per evitare la serie B. Il Napoli ha invece undici punti in meno rispetto all'ultimo Sarri.

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