Ci resta solo Saretta. Agli ottavi di finale del Roland Garros un tricolore ci sarà, ma uno soltanto. La Errani non tradisce e si sbarazza in fretta della 24enne israeliana di origini ucraine Julia Glushko, numero 98 del ranking mondiale. Bastano 52' rapidissimi minuti alla piccola lottatrice romagnola per avere la meglio dell'avveraria meno quotata: un 6-0, 6-1 che sa di sentenza. L'azzurra, numero 11 del momndo e testa di serie numero 10, sembra aver smaltito l'infortunio che l'ha frenata in finale a Roma contro Serena Williams e pare aver recuperato, anche grazie all'amata terra battuta, quella solidità nel gioco che a inizio stagione le era mancata in più di un'occasione. Ora negli ottavi la sfida con la serba Jelena Jankovic, numero 6 del tabellone, già battuta un paio di settimane fa nella splendida cavalcata al Foro Italico.
Oltre alla Errani al terzo turno l'Italia aveva anche due speranze in campo maschile. Andreas Seppi, ultimo delle teste di serie con il numero 32, non è riuscito a ribaltare il pronostico terribile contro lo spagnolo David Ferrer. Il numero 5 del mondo, e finalista dello scorso anno, si conferma bestia nera dell'altoatesino che ha sconfitto sette volte su sette in carriera. E nemmeno questa volta al regolarista azzurro riesce di strappare un set all'infaticabile iberico: 6-3, 7-6 (2), 6-3 il finale per Ferrer già «matador» di Simone Bolelli al secondo turno.
Ma il rammarico azzurro è tutto per Fabio Fognini. Il miglior talento del nostro tennis, numero 13 del tabellone, si arrende al quinto contro il fenomeno transalpino Gael Monfils, testa di serie numero 24. Un match tutto inventiva, colpi impossibili e scatti di nervi quello tra due dei giocatori più «creativi» del circuito: tre ore e 24 minuti di spettacolo e colpi di scena. Il ligure parte forte: testa ben dentro le righe del Suzanne Lenglen e strappa il primo set al francese (7-5). Poi un passaggio a vuoto nel secondo, ceduto senza quasi lottare per 6-2. Nel terzo set Fognini sciupa l'occasione più ghiotta. Sul 4-4 spreca un paio di palle break per poi cedere il turno di battuta nel game seguente. Ma a inizio quarto set l'ennesimo colpo di scena: Monfils cala, sparisce dal campo e nonostante l'intervento del medico praticamente non gioca più. L'azzurro con un secco 6-0 si riporta in parità. Si decide tutto al quinto. Fognini forse alza le mani dal manubrio: errore colossale. Il francese, spinto dal pubblico caldissimo, si rianima e grazie a un penalty point dato all'italiano per proteste si issa sul 3-0. Anche Fognini si fa massaggiare per crampi, ma soprattutto riprende fiato e rimette insieme le idee. Lottando da leone infila il 3-1 e strappa il break per il 3-2.
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