
Il silenzio, solo applausi, qualche bravo Giulio, niente di più. Niente musica, niente botti e coriandoli: silenzio. La festa a San Lorenzo Dorsino, comunità trentina che sorge alle pendici delle Dolomiti di Brenta, ad un amen dal lago di Molveno e dal Parco Nazionale dell'Adamello dove ieri è scatto il Tour of The Alps, rispetta il lutto per la morte di Papa Francesco. La breve corsa a tappe organizzata dal Gs Alto Garda di Maurizio Evangelista con vista Giro d'Italia (il 9 maggio il via, ndc) è scattata ieri con il primo acuto di Giulio Ciccone, che ha regolato allo sprint l'austriaco Felix Gall e i transalpini Seixas e Bardet.
Per Ciccone una vittoria che mancava dalla Volta Catalunya, quando si lasciò alle spalle nientemeno che Roglic ed Evenepoel: era il 21 marzo 2023. «Ci voleva! ha raccontato ieri il 30enne corridore della Lidl Trek -. A Monaco (dove l'abruzzese vive, ndr) mi capita di uscire in bicicletta con Jannik Sinner, Alessandro Pier Guidi e Antonio Giovinazzi, piloti Ferrari Endurance e in più di un'occasione mi hanno messo in mezzo per il fatto che io fossi ormai l'unico a non vincere più. La cosa non mi pesava, ma insomma, non è che l'accettassi a cuor leggero. Adesso, nel mio piccolo, ho risposto a quei tre là, anche se Jannik è di un altro pianeta: con lui si fa prima a dire le poche volte che ha perso».
Con il numero 1 del tennis mondiale Ciccone (numero 41, nel ranking ciclistico guidato da Pogacar, ndc) ci ha anche aperto l'anno, trascorrendoci il capodanno e il 30 marzo scorso l'ha portato con sé in bicicletta, in compagnia di Alessandro Pier Guidi
e Antonio Giovinazzi. Quel giorno l'abruzzese della Lidl Trek su Instagram ha commentato così: «Uscita in bici con gli amici, prima volta per uno di noi e direi che se l'è cavata alla grande!». Un po' come ieri il Cicco.
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