Ora la Corea del Sud è nel mirino. E Dorothea Wierer sa prendere bene la mira per la sua prossima «operazione Giochi olimpici»: le gare di biathlon cominceranno esattamente fra un mese all'Alpensia centre di Pyeong Chang e lei ieri, nelle brume tedesche di Ruhpolding, ha centrato la sua prima vittoria stagionale. È il quarto sigillo che fa di lei la più vincente biathleta azzurra di sempre, con 20 podi in carriera, una coppa di specialità, un bronzo olimpico e due medaglie mondiali in curriculum.
Nella 15 km individuale il trionfo è stato secco e netto. Come il suo score: zero errori al poligono. Un risultato che arriva dopo altri due podi collezionati in poche settimane di questo primo scorcio di anno olimpico: il terzo posto, poco più di un mese fa, nella sprint di Hochfilzen e il secondo posto, rimediato il giorno della befana nella 10 km pursuit di Oberhof, con un recupero monstre dalla sedicesima posizione. Sulla pista di Ruhpolding, Wierer aveva già vinto due anni fa nella magica stagione in cui conquistò anche la coppa di specialità. Eppure ieri in partenza non era tranquilla: «Non ero al 100%, ma al poligono ho mantenuto freddezza perché sapevo di dover far lì la differenza», spiega la 27 finanziera di Anterselva che ora è terza anche nella classifica overall.
Ieri Wierer ha messo in atto la sua cavalcata vincente, lasciando a tappeto e 12"7 dietro la finlandese Kaisa Makarainen e la canadese Rosanna Crawford, staccata di 212.
Il risultato di ieri è una «carica pazzesca», spiega Wierer perché arriva nella sua disciplina, ma si unisce alle belle prove nella pursuit e nella sprint, facendo ben sperare per i Giochi di avere buone carte in ogni gara. Senza dimenticare che quattro anni fa, a Sochi, la medaglia arrivò in staffetta mista.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.