Il Milan è andato a letto martedì notte con la news, clamorosa, della sconfitta del Chelsea a Zagabria, dinanzi alla Dinamo, che qualche sconvolgimento può comportare alla classifica del girone. Ieri si è svegliato con la bombetta dell'esonero di Thomas Tuchel, il tecnico plenipotenziario dei Blues, gestore esclusivo del chiacchierato mercato estivo. 315 i milioni di euro spesi per fatturare un modesto sesto posto attuale in classifica, scelte capaci di scavare il dissenso tra proprietà e allenatore. L'occhio finisce su due operazioni: il no di Tuchel all'arrivo di CR7 rimasto in castigo a Manchester e il sì invece al prestito di Lukaku all'Inter, una gemma costata un anno prima 115 milioni. Todd Boehly, 48 anni, gli studi universitari a Londra, negli States la fortuna da imprenditore, presidente e ad di Eldridge industries, presidente del Chelsea è un tipo fatto così. Ha pagato uno sproposito il club, non ha badato a spese durante il mercato, ma di fronte alla figuraccia di Zagabria non ha perso un minuto. Ha esonerato Tuchel, ha chiamato il Brighton e chiesto l'autorizzazione a trattare l'arrivo di Potter, il tecnico, disposto a versare un assegno da 20 milioni quale rimborso. Cosa c'entra la storia esagerata dell'esonero di Tuchel con il Milan? C'entra. Perché il Chelsea è finito nello stesso girone dei rossoneri e perché la sconfitta al primo turno rimediata con la Dinamo di Zagabria invece di semplificare il cammino dei campioni d'Italia a caccia della qualificazione agli ottavi, la complica a sorpresa. E la sfida di mercoledì prossimo a San Siro, con i croati, è già un appuntamento da non sbagliare visto il pari di Salisburgo. Intendiamoci: l'1 a 1 della Red Bull Arena non è da buttare se si ricorda che l'anno scorso, da quelle parti, nessuno riuscì a fare punti. Forse il Milan ha scoperto, con colpevole ritardo, che in Europa non può bastare il ritmo utilizzato nel circuito domestico, come ha segnalato lo stesso Tonali, coscienza critica dello spogliatoio rossonero.
Ci sarà bisogno di migliorare la resa degli altri protagonisti utilizzati fin qui a piccole dosi, a cominciare da Origi, per passare a Diaz, Dest al debutto in Austria, e magari accelerare l'inserimento dello stesso De Ketelaer che fin qui ha rubato l'occhio solo per qualche numero dei suoi (tipo l'avvio dell'azione del gol di Saelemaekers) ma non per la continuità di cui c'è bisogno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.