Us Open: Berrettini travolto. Sinner c'è

Matteo perde in tre set nei quarti con Ruud: pesano infortuni e covid

Us Open: Berrettini travolto. Sinner c'è

Una sfida tra opposti: il potente Matteo Berrettini contro il dinamico Casper Ruud. È andata in scena ieri a New York nei quarti di finale degli US Open. L'avvicinamento a questa sfida è stato decisamente avventuroso per Berrettini, tenendo presenti le vittorie in cinque set del secondo turno contro Grenier e degli ottavi contro Davidovich Fokina.

Non è stato il Berrettini brillante a rubare l'occhio, quanto la sua grande capacità di rimanere aggrappato alla partita e a farsi forte delle debolezze del proprio avversario. Una stagione complicata quella del romano in cui gli incontri disputati sono stati pochini (35) per via dei tanti stop di natura fisica, ultimo dei quali il Covid con l'amarissima rinuncia a Wimbledon. In sostanza di confronti nelle gambe, per dirla in gergo, Matteo non ne aveva troppi e quindi essersi presentato al cospetto di chi spesso ha giocato in modalità "quattro polmoni" non è stato affatto semplice. Lo storico non sorrideva (3-2) e l'ultimo sigillo sulla terra rossa della Finale di Gstaad del norvegese era un chiaro indicatore.

Il piano strategico era il seguente: essere efficace con le prime di servizio e togliere il tempo a Ruud. La condizione necessaria era una grande incisività nel fondamentale, ma anche con il dritto soprattutto sul lato sinistro del campo del norvegese, non così efficace con il rovescio. Per lo scandinavo, invece, si è ragionato con l'arma della regolarità, ovvero eseguire colpi molto profondi sul rovescio incerto dell'italiano per portarlo a dissipare non poche energie nei recuperi in un clima umido. Un'idea già messa in atto da Davidovich Fokina nel corso dell'ottavo di finale, creando non pochi problemi a Berrettini soprattutto nel primo set, dominato dallo spagnolo. Si è giocato, quindi, a carte scoperte e i primi due set sono stati una specie di calvario per Matteo. Il norvegese ha fatto un po' il bello e cattivo tempo al cospetto di una versione dell'azzurro apatica. Il 6-1 6-4 non ha lasciato spazio a interpretazioni.

Nel terzo set c'è stata una speranza con il romano avanti di un break e il servizio per

chiudere la frazione in proprio favore. Gambe e lucidità sono mancate e l'epilogo al tie-treak sul 7-4 è valso lo stop definitivo. Spetterà quindi a Jannik Sinner tentare oggi di andare in semifinale e battere Carlo Alcaraz.

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