La verità su Donnarumma: "Non ha tradito. E la Juve..."

Raiola difende Donnarumma: "Ha fatto una scelta di vita che avrebbe potuto prendere già quattro anni prima. La Juventus ha il rammarico di non averlo preso"

La verità su Donnarumma: "Non ha tradito. E la Juve..."

"Donnarumma non ha tradito il Milan, ha fatto una scelta di vita che avrebbe potuto prendere già quattro anni prima. La Juventus ha il rammarico di non averlo preso", questo il messaggio griffato da Mino Raiola, potente agente del portiere campano del Psg. L'italo-olandese ha commentato così ai microfoni di Rai Sport l'amaro addio di Gigio al club nel quale è cresciuto ed ha anche attaccato: "Sono dispiaciuto per come è stato trattato Donnarumma, penso che la Juve e non solo abbiano il rammarico di non averlo preso e anche al Psg con Navas non c'è lotta, giocherà Gigio".

Donnarumma, però, non se la sta passando bene al Psg dato che Mauricio Pochettino gli sta preferendo l'esperto Keylor Navas e per lui, nonostante le parole di Raiola, si prospetta un'annata difficile all'ombra della Tour Eiffel. Ovviamente la carta d'identità parla per lui e un anno da rincalzo a quelle cifre di ingaggio potrebbe essere anche parzialmente digerito dall'ormai ex calciatore del Milan.

Romagnoli, Pogba, De Ligt e Ibra

Raiola non è solo l'agente di Gigio Donnarumma, bensì anche di Alessio Romagnoli, Paul Pogba, Matthijs de Ligt e Zlatan Ibrahimovic. Mino ne ha per tutti: "Paul è in scadenza nel 2022, parleremo con lo United e vedremo, ma di sicuro Torino gli è rimasta nel cuore non escludo la possibilità che possa tornare alla Juventus. Dipende però dalla società bianconera".

Il procuratore di Mario Balotelli ha poi parlato di Romagnoli e de Ligt: "Sono tra i più forti in Europa. De Ligt ha un contratto, mentre Romagnoli va in scadenza nel 2022 e penso che potrebbero giocare insieme alla Juventus il prossimo anno, ma bisogna stare attenti perché De Ligt potrebbe anche andare via. L'interesse nei suoi confronti non manca".

Raiola ha poi concluso parlando di Zlatan Ibrahimovic che compirà 40 anni il prossimo 3 ottobre ma che nonostante gli acciacchi, normalissimi, per un

calciatore della sua età riesce ancora a fare la differenza: "Ragioniamo di anno in anno, come il contratto che scade ogni 12 mesi. Di sicuro quando non si sentirà più il numero uno smetterà e farà il dirigente".

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