Le due ruote sono molto amate a Jerez, anche se per una volta non saranno i motori a farle girare ma le gambe. La città andalusa è una tappa fissa del motomondiale, prestata per l'occasione al grande ciclismo: da qui scatta la Vuelta 2014, con una cronosquadre, prova altamente spettacolare, sfida di potenza e alte velocità fra le squadre meglio attrezzate per questa specialità. Gli organizzatori della corsa spagnola sembrano apprezzare molto questo genere di sfida contro il tempo per aprire le danze, visto che la ripropongono per il quinto anno consecutivo.
Il percorso che si snoda per le strade della cittadina in provincia di Cadice è lungo 12,6 km ed è completamente piatto. Nonostante l'assenza di difficoltà altimetriche, però, sarà difficile sviluppare alte velocità per lunghi tratti, a causa di curve e rotonde disseminate qua e là che spezzeranno il ritmo. Il tracciato è piuttosto tecnico quindi servirà non solo potenza ma anche abilità nello stare in bici e nel disegnare le curve senza perdere tempo prezioso. Ciò che è successo nei giorni dedicati alle ricognizioni lo conferma: ennesima caduta per Chris Froome, che certo non sta attraversando un buon momento e un percorso simile potrebbe impaurirlo, facendolo rallentare.
Nei tratti rettilinei, comunque, le formazioni migliori potrebbero arrivare a toccare anche i 60 km/h. Data la lunghezza non eccessiva, i distacchi dovrebbero rimanere abbastanza contenuti, almeno per quanto riguarda gli uomini che cureranno la classifica generale. Serve però molta attenzione per evitare inconvenienti, come ad esempio le cadute, che potrebbero compromettere l'intera corsa. Un'insidia in più è rappresentata dall'orario: si gareggia infatti di sera, con la prima squadra che partirà poco dopo le 19, mentre le ultime formazioni arriveranno al traguardo quando sarà buio, intorno alle 20:30.
Favorita naturale l'Omega-Quick Step, che può contare sul "panzerwagen" Tony Martin, il re delle cronometro, e su qualche altro uomo che se la cava piuttosto bene, vedi Uran e Velits. L'avversaria di riferimento sarà l'Orica-GreenEdge, anch'essa con 2-3 uomini forti in questo genere di prove. Sullo stesso livello la Trek di Cancellara, Jungels e Vandewalle, un mix di passistoni esperti e giovani che possono ambire alla vittoria. Più indietro le altre, ma occhio a Movistar e Sky, che potrebbero far guadagnare subito secondi importanti ai rispettivi capitani.
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