la stanza di Mario CerviChe invidia per i lettori che vanno in tour nella bellissima Turchia

Ho visto con sorpresa mista a soddisfazione che avete organizzato, grazie alle numerose prenotazioni pervenute, un bis del tour in Turchia. In tal modo avete accontentato coloro che, come me, erano rimasti esclusi. Benissimo perché il tour, a differenza di altri «organizzati», permette di conoscere le diverse «anime» della Turchia, dalla modernissima Istanbul alle uniche meraviglie della Cappadocia, un patrimonio storico e culturale unico al mondo, ed Efeso. uno dei più grandi (e, a differenza della nostra Pompei, ben tenuti) siti archeologici d'Europa. Un utile sguardo su un paese che alcuni accoglierebbero volentieri nell'Europa Unita mentre altri lo vedono come il fumo negli occhi
Milano

Caro Villa, l'età mi impedisce di venire in Turchia con voi che avete la fortuna d'andarci. Francamente vorrei essere con voi anche se in Turchia sono stato tante volte per servizi giornalistici. Lei ha ragione, la Turchia è un Paese affascinante e interessante. Non indugio sulle sue bellezze che sono straordinarie (pongo Istanbul a fianco della da me amatissima Venezia, e del resto tra le due città prodigio esiste un antico legame storico). Dedico invece qualche riga all'identità politica e culturale d'un Paese che è europeo e asiatico, che poggia su solide fondamenta cristiane (come Santa Sofia in quella che si chiamò Costantinopoli o come Efeso), e che distende il suo immenso territorio fino ai confini d'un Medio Oriente convulso. Come tanti sono perplesso se mi si chiede cosa preferisca: una Turchia inserita nell'Unione Europea o una Turchia cui ne sia vietato l'accesso. Inglobando la Turchia, l'Europa accelererebbe un processo di modernizzazione che da tempo è in atto, e che a mio avviso è gagliardamente proseguito negli ultimi anni nonostante alcuni colpi retrogradi clericali ed elettorali. Con la Turchia in Europa sarebbe opposto l'altolà a una evidente deriva islamica, forte d'una crescita demografica enormemente superiore a quella dell'Unione laica e liberale. Ma l'associazione della Turchia immetterebbe in una Unione Europea che ha tutt'altre radici un corpo gigantesco, difficilmente compatibile, se si vuole estraneo. La Turchia rimane una tessera importantissima del mosaico islamico.

Ma ha progredito impetuosamente ed ha assimilato usi, costumi, tecniche, metodi economici della nostra Europa. Ora la Turchia bussa con minore insistenza alla porta dell' Ue e l'Ue ha deciso, per il momento, di non decidere. Buon viaggio, con un po' d'invidia.

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