La star? È ai fornelli Ecco i ristoranti dei soliti supernoti

Robert De Niro, Jennifer Lopez, Cameron Diaz, Gloria Estefan, Ricky Martin, Bruce Willis, Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger. Tutte star hollywoodiane con l’hobby (si fa per dire) di mettersi ai fornelli. Sembra proprio che possedere un ristorante faccia bene a umore, finanze e, perfino, notorietà dei divi, che così sembrano più vicini a passioni e bisogni dei «mortali». Una tendenza che ha preso piede anche a Roma, dove molti nomi noti del mondo dello spettacolo, tra cinema e tv, hanno aperto locali. L’esempio più riuscito è Né arte né parte, che Ricky Memphis e Simone Corrente, colleghi di «Distretto di Polizia», hanno aperto con l’amico Tony Leone: una trattoria romana che punta su piatti tradizionali e porzioni abbondanti, con un’ottima selezione di antipasti a buffet e ricette «consistenti», da amatriciana e rigatoni con pajata a coratella con carciofi, coda alla vaccinara e qualche proposta di pesce alla brace. Per concludere, dolci fatti in casa (via Luca della Robbia 15; 065750279). E già esiste Né arte, né parte 2 a Prati, attualmente chiuso per lavori (via Faà di Bruno 63; 063725753). Si chiama Beef il ristorante di cui è socia Nancy Brilli. A farla da padrone, come suggerisce il nome, è la carne, tra fiorentina italiana, irlandese o danese, costata argentina, tagliata e prosciutto di manzo, tutti preparati all'insegna di una «sapiente semplicità» (via Basento 54; 0685305130). Punta sui sapori asiatici Nathalie Caldonazzo che con Anna Chiang ha lanciato Chikutei, ristorante che abbina la leggerezza dei giapponesi sushi e sashimi a sofisticate ricette della tradizione malese (via Luciani 21; 063225139). Con Paola e Fulvio, eredi dell’osteria Edmondo a Prati, Marco Baldini ha aperto il ristorante-barcone Sottarponte che, per evidenziare la vocazione romanesca, al nome aggiunge la spiegazione dialettale «Osteria ammollo, cucina romana e sfizzi». Tra le specialità, cacio e pepe, lasagne - anche bianche - tortelloni con sughi vari, maialino arrosto e animelle con carciofi (via Capoprati, altezza Ponte Duca d’Aosta; 0669306572). Buon cibo e convivialità sono gli ingredienti della Taverna degli Amici, che vanta tra i suoi proprietari Jerry Calà. Dai calamari alla catalana allo strudel di verdura, dal risotto radicchio e pinoli a maialino porchettato e frittura di paranza, fino alla mousse di cannella, i piatti sposano tradizione e modernità con fantasia (piazza Margana 37; 0669920637). Il teatro dello «chef» Andy Luotto, invece, è il D’Angeli a Sutri (via dell'Ospedale 18; 0761600226).

A rendere speciali i piatti, oltre alla verve del cuoco, sono i formaggi di produzione propria, come ricotta e stracchino. E la prossima frontiera sono le vigne: da Ornella Muti a Lina Wertmuller già molti si sono dati ai vini. Rigorosamente da star.

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