«Sto col critico I murales sono un’arte»

Francesco Cossiga

interviene in difesa di Vittorio Sgarbi. «Non riesco sinceramente a comprendere la polemica sollevata nei confronti dell'amico Vittorio Sgarbi che, da assessore alla cultura del Comune di Milano, vuole giustamente preservare i graffiti del Centro Sociale del Leoncavallo. L'arte spontanea popolare è arte, chiunque ne sia l'autore, ed è anche una testimonianza dei tempi», afferma il presidente emerito della Repubblica. «I muri della cittadina di Orgosolo - ricorda Cossiga - sono ricchi di bellissimi “murales”, opera dei giovani di un durissimo periodo di contestazione; nessuno ha pensato di cancellarli, anzi oggi sono oggetto di cura e manutenzione e costituiscono una delle attrattive del bel centro della profonda Barbagia. Sono certo che una donna moderna, sensibile, colta e intelligente quale è Letizia Moratti, sindaco di Milano, vorrà preservare per Milano questa testimonianza d'arte spontanea e popolare e di un fenomeno sociale che ha fatto parte della vita della città». «Mesi fa - aggiunge il senatore a vita - mi fu chiesto il materiale, che era in mio possesso, ed il mio consenso per organizzare prima a Roma e poi in altre città una mostra relativa agli anni di piombo, dal titolo di una delle scritte che ornavano i muri d'Italia in quei fortunosi tempi: “Cossiga boia!”.

Ho concesso il materiale fotografico necessario e ho dato il mio consenso: la mostra è stata inaugurata a Roma dal ministro dell'Interno Giuliano Amato, celebrata su i quotidiani romani e nessuno - conclude - ha avuto certo nulla da ridire, anzi!».

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