La storia del design italiano Un successo il «percorso» al Pac

Grande successo per la rassegna che si è conclusa ieri al Padiglione d’Arte Contemporanea di via Palestro. Attraverso le immagini degli oggetti e dei protagonisti della storia del design italiano, il Pac ha dato vita a un affascinante percorso realizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dal Comitato organizzatore «ballo+ballo», storico evento sulla storia del design. La rassegna - molto di più e di diverso rispetto a una tradizionale mostra fotografica - si è presentata con la ricostruzione di uno studio fotografico d’avanguardia; un ricco allestimento che ha fornito al visitatore, oltre naturalmente alle immagini, anche strumenti di lavoro, modelli, testimonianze filmate e commentate, progetti dedicati a pubblicazioni e periodici, oltre alle mille declinazioni, spesso sovrapponibili, di un percorso lavorativo molteplice e affascinante. Aldo Ballo e Mariarosa Toscani Ballo diedero vita, a partire dagli anni Cinquanta, all’omonimo studio fotografico, «bottega» che fu punto di riferimento dei designer dell’epoca. Così Castiglioni, Rossi, Albini, Sottsass, Vigo, Boeri, Aulenti, Bellini, Zanuso, Starck e altri ancora, scelsero lo Stusio Ballo per le doti di creatività e intelligenza artistica che lo caratterizzava.

«La fotografia poteva, doveva essere liscia, gradevole, splendente, perfetta; doveva rappresentare la realtà come se la realtà fosse la verità, anzi, fosse una verità comunque gradevole. Il primo, in quegli anni, a capire questa “regola“, è stato senza dubbio Aldo Ballo», ha scritto e ripetuto Ettore Sottsass.

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