Strappo Sdi-Radicali, Pannella prova a ricucire

da Roma

Marco Pannella invoca il dibattito per rilanciare il partito che non c’è: la Rosa nel pugno.
Con una lettera aperta da Strasburgo indirizzata ai «compagni della segreteria e della direzione nazionale della Rosa nel pugno» il leader radicale con il solito stile caterpillar invita i compagni a rianimare la Segreteria nazionale affinché torni operativa per convocare «a breve termine» la Direzione nazionale «per svolgervi un necessario e doveroso dibattito che potrebbe costituire il rilancio energico e pieno degli obiettivi, delle ragioni, degli impegni, della Rosa nel pugno».
E tutto quello che è accaduto nei giorni scorsi? La convivenza difficile con i socialisti, la polemica con Enrico Boselli definito «uno che regna attraverso l’assenza»? Le liti a distanza sono culminate nelle dimissioni di Roberto Villetti da presidente del gruppo alla Camera. Dimissioni che però, osserva Pannella, al momento sono rimaste soltanto un annuncio. «Per la Camera dei deputati quelle dimissioni non sono mai avvenute», scrive il leader radicale che a questo punto le giudica un fatto positivo perché hanno evidenziato «riserve e comportamenti equivoci e sleali».
Pannella si butta alle spalle pure le dimissioni virtuali di Villetti e propone di passare a un ordine del giorno che punti al rilancio del partito come «una forza politica nuova e seria» attraverso quella «Fiuggi 2» già concordata e annunciata. Pannella si dice certo che la Rnp possa avere una influenza «felice e necessaria nel governo» puntando sulle battaglie di sempre: la crisi della giustizia e la restituzione al Senato del «suo plenum legittimo e legale».


Anche se per la sua sopravvivenza la Rnp dovrà affrontare «prove temibili e impensabili» pure «il bailamme che viene scatenato e organizzato contro il vertice dello Sdi e contro la Rnp» è «affrontabile e dominabile» e anzi «potrebbe consentire un grande balzo in avanti» a questo nuovo soggetto politico.

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